Cronaca & Attualità
Successi e sfide nel benessere e protezione dei bambini in FVG
Il Friuli Venezia Giulia eccelle nel benessere infantile, ma resta indietro nei servizi di prevenzione e cura del maltrattamento
Friuli Venezia Giulia si posiziona al quarto posto generale tra le regioni italiane per il benessere di bambine e bambini, secondo uno studio curato dalla Fondazione Cesvi, organizzazione umanitaria italiana laica e indipendente. Questo posizionamento è un importante riconoscimento per la regione, dimostrando un contesto favorevole alla crescita e allo sviluppo dei più piccoli.
Prevenzione e cura del maltrattamento
Tuttavia, la regione è scivolata al decimo posto per quanto riguarda i servizi di prevenzione e cura del maltrattamento all’infanzia. Questo dato allarmante sottolinea una discrepanza tra il benessere generale dei bambini e l’efficacia dei servizi dedicati alla loro protezione. Significa che, nonostante i fattori di rischio presenti, non corrisponde una risposta adeguata e tempestiva da parte del sistema dei servizi.
Confronto con le altre regioni
In merito al contesto generale, Friuli Venezia Giulia ottiene un secondo posto per il contesto favorevole ai bambini e un terzo posto nella capacità di fronteggiare il maltrattamento all’infanzia. Tuttavia, il fattore di rischio complessivo per i minori è massimo in Campania, all’ultimo posto, seguita da Sicilia, Puglia e Calabria. Queste regioni presentano criticità ben più marcate, mettendo in luce le disparità regionali nell’affrontare il maltrattamento infantile.
I dati dello studio
Il documento della Fondazione Cesvi rileva come vi siano ancora strascichi legati alla pandemia, uniti alle incertezze geopolitiche e alle dinamiche economiche che pesano sulle famiglie. Il rapporto presenta una graduatoria basata su 64 indicatori, classificati rispetto a sei capacità fondamentali: cura di sé e degli altri, vivere una vita sana, vivere una vita sicura, acquisire conoscenza, lavorare, e accedere a risorse e servizi.
Con il termine “maltrattamento infantile” si intendono varie forme di abuso e trascuratezza nei confronti di minori di 18 anni. Le tipologie riconosciute sono abuso fisico, abuso sessuale, abuso psicologico e trascuratezza. Secondo l’OMS, la forma di maltrattamento infantile più diffusa è quella verbale, con una prevalenza del 36,1%.
Le prospettive future
Il rapporto della Fondazione Cesvi sottolinea l’importanza di adottare un approccio globale e integrato per affrontare il problema del maltrattamento infantile. È essenziale prendersi cura delle vittime, intervenire sui perpetratori, interrompere la trasmissione intergenerazionale della violenza e prevenire l’abuso identificando i fattori di rischio e rafforzando i fattori protettivi. Questi fattori protettivi possono essere strumenti preventivi efficaci, riducendo la probabilità di maltrattamenti e prevenendo il fenomeno in modo strutturale.
L’importanza del linguaggio e dell’educazione
Uno degli strumenti chiave per la prevenzione del maltrattamento è investire sull’educazione alla cura e al linguaggio positivo. Questo riguarda non solo i bambini, ma anche i genitori e l’intera comunità educativa. La formazione dei professionisti e l’adozione di un linguaggio condiviso su maltrattamento e cura sono fondamentali per creare una rete di supporto efficace e coordinata a livello territoriale.
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