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Economia & Lavoro

Netto calo dei prestiti alle piccole imprese in Friuli-Venezia Giulia

Friuli-Venezia Giulia al bivio economico: drastico calo dei prestiti alle piccole imprese mette a rischio la crescita regionale

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Falegname - piccole imprese
Falegname ( © Depositphotos)

Nel contesto economico attuale, il Friuli-Venezia Giulia si trova ad affrontare una sfida significativa: il calo netto dei prestiti alle piccole imprese che lo colloca agli ultimi posti della classifica nazionale. Secondo i dati più recenti, la regione ha registrato una diminuzione del 10,7% dei finanziamenti, una delle più marcate in Italia.

Le cause di un declino marcato

Secondo il presidente di Confartigianato Fvg, Graziano Tilatti, questo trend rappresenta un segnale allarmante che non può essere ignorato. Le cause principali di questa contrazione includono parametri bancari più rigidi, tassi di interesse elevati e una crescente incertezza economica. Tilatti sottolinea che nonostante alcuni segnali positivi dalle banche centrali, le politiche di credito rimangono ostiche per le piccole imprese e gli artigiani.

Un quadro regionale preoccupante

Se si considera il quadro complessivo dei prestiti alle imprese, la situazione in Friuli-Venezia Giulia appare particolarmente grave, con una diminuzione del 12,3% nei prestiti alle imprese artigiane strutturate. Questo calo supera la media nazionale e evidenzia una situazione economica locale più difficile rispetto ad altre regioni italiane.

Confronto con altre regioni e il caso del Trentino Alto Adige

A livello nazionale, solo il Trentino Alto Adige registra un calo ancora più marcato, con una diminuzione del 13,7% nei prestiti alle piccole imprese. Questo posiziona il Friuli-Venezia Giulia come uno dei territori più colpiti dal deterioramento del credito bancario destinato alle imprese.

Esposizione all’export e rapporti con la Germania

Nonostante la contrazione dei prestiti, il Friuli-Venezia Giulia ha mostrato una resilienza notevole rispetto ad altre regioni italiane colpite dalla crisi economica, come evidenziato dalla crescita dell’export della manifattura artigiana del 2,6% nel primo trimestre del 2024. Tuttavia, il legame economico con la Germania rappresenta un doppio taglio per la regione, poiché se da un lato favorisce l’export, dall’altro espone l’economia regionale a rischi derivanti da eventuali rallentamenti nell’economia tedesca.

Riflessioni e prospettive future

Graziano Tilatti invita a una riflessione approfondita sulle implicazioni di questo calo dei prestiti, che potrebbe frenare gli investimenti e compromettere la crescita economica a lungo termine della regione. Nonostante esistano finanziamenti agevolati disponibili per gli investimenti produttivi, è evidente che le restrizioni creditizie stanno limitando le opportunità di crescita per le piccole e medie imprese del Friuli-Venezia Giulia.

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