Eventi & Cultura
Presentata Pordenonelegge, la magia del confine che diventa dialogo
Pordenonelegge 2024, dal 18 al 22 settembre, trasforma il concetto di confine in opportunità di dialogo e amicizia. Un evento culturale polifonico che celebra l’incontro tra diverse identità e punti di vista
PORDENONE – La 25esima edizione di Pordenonelegge tornerà ad animare la città di Pordenone dal 18 al 22 settembre 2024, con una serie di eventi che non solo celebrano la cultura, ma ridefiniscono il concetto stesso di confine. Mario Anzil, vicepresidente e assessore alla Cultura del Friuli-Venezia Giulia, ha sottolineato durante la presentazione a Roma che il festival mira a trasformare i confini da muri a ponti di amicizia e dialogo.
Pordenonelegge come ponte di dialogo
“Pordenonelegge può essere uno degli artefici del cambiamento di significato del termine ‘confine'”, ha affermato Anzil. Non più ostacoli, ma opportunità di amicizia e dialogo aperto, testimonianza di valori di pace nel cuore dell’Europa. La manifestazione, infatti, rappresenta una cerniera che unisce piuttosto che dividere.
Eventi, dibattiti e una vasta offerta culturale
Dal 18 al 22 settembre, Pordenone si vestirà di giallo e ospiterà dibattiti, incontri e presentazioni di libri, offrendo un’esperienza culturale di ampio respiro. Michelangelo Agrusti e Michela Zin, rispettivamente presidente e direttore della Fondazione Pordenonelegge, hanno sottolineato l’importanza di questa kermesse che attrae migliaia di persone, favorendo riflessioni e confronti su diversi punti di vista.
La magia di Pordenonelegge
Il vicepresidente Anzil ha descritto l’evento come un’occasione per vivere momenti di felicità improvvisi e inaspettati. Passeggiando per le vie di Pordenone o partecipando a uno degli eventi, si può essere pervasi da un istante di gioia, incanto e fantastico, grazie alla magia di questa splendida manifestazione.
Una cultura di frontiera e una regione policentrica e polifonica
La regione, una terra di frontiera e di avanguardia culturale, è descritta da Anzil come un luogo che ha saputo trasformare i propri confini in punti di forza. “Da angolo semisconosciuto del nordest d’Italia, ora siamo cuore pulsante al centro dell’Europa”, ha dichiarato. La cultura di frontiera della regione è caratterizzata da una forte presenza del passato e una naturale predisposizione all’innovazione.
Anzil ha inoltre sottolineato la natura policentrica del Friuli-Venezia Giulia, dove coesistono quattro lingue ufficiali: italiano, sloveno, tedesco e friulano. Questa pluralità di identità culturali supporta una cultura polifonica e pluralista, che accoglie diverse tesi e permette al pubblico di sviluppare una propria sintesi personale.
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