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Patrocinio negato alla partita Italia-Israele: scoppia la polemica a Udine

Il Comune di Udine rifiuta il patrocinio alla partita di Nations League tra Italia e Israele, scatenando un acceso dibattito politico e sociale

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Dacia Arena di Udine
F Arena di Udine ( © Depositphotos)

UDINE – La decisione del sindaco De Toni di non concedere il patrocinio del Comune di Udine alla partita di Nations League tra Italia e Israele, prevista per il 14 ottobre allo Stadio Friuli, ha suscitato una serie di reazioni contrastanti. Il primo cittadino ha motivato la scelta appellandosi al regolamento comunale, che limita il patrocinio a iniziative non a scopo di lucro, con deroghe solo per eventi benefici o di particolare prestigio per la città.

La spiegazione del Sindaco De Toni

Secondo il sindaco De Toni, la partita tra Italia e Israele non rientra nei criteri per ottenere il patrocinio comunale. “Per regolamento, il patrocinio si concede solo a iniziative senza scopo di lucro”, ha dichiarato il sindaco. Deroghe sono possibili solo in casi di eventi benefici o che conferiscano un prestigio speciale all’amministrazione. De Toni ha inoltre sottolineato che, essendo Israele uno stato in guerra, la concessione del patrocinio potrebbe creare divisioni piuttosto che prestigio per la città.

La reazione del Presidente Fedriga

Il Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, si è dichiarato pronto a concedere il patrocinio regionale alla partita, qualora la FIGC ne facesse richiesta. Fedriga ha manifestato la disponibilità della Regione ad appoggiare l’evento, sottolineando l’importanza di separare le questioni sportive da quelle politiche.

Le critiche della politica locale e nazionale

La scelta di De Toni ha suscitato critiche da vari esponenti politici. Walter Rizzetto, deputato e Coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, ha definito la decisione “assurda”, sostenendo che la partita rappresenta un’opportunità per lanciare un messaggio di pace. Sulla stessa linea, il deputato Andrea Loperfido ha parlato di un “autogol imbarazzante”.

Anche il Ministro Luca Ciriani ha criticato la decisione, affermando che sport e politica dovrebbero rimanere distinti. Ciriani ha sottolineato che la nazionale israeliana rappresenta tutti gli israeliani, indipendentemente dalle opinioni sul governo. Il Ministro ha promesso la sua presenza allo Stadio Friuli, in segno di sostegno.

Le reazioni nel centro-destra

Il senatore e Coordinatore della Lega Fvg, Marco Dreosto, si è detto “sbigottito” dalla scelta del sindaco, accusandolo di essere “ostaggio della peggiore sinistra”. Anche esponenti di Italia Viva, come la deputata Isabella De Monte e la Presidente regionale Maria Sandra Telesca, hanno criticato la decisione, affermando che lo sport dovrebbe sempre unire e non ghettizzare.

Commenti dalla serata

In serata, il sindaco De Toni ha diffuso un comunicato per spiegare ulteriormente la decisione, definendola una “scelta sofferta e di prudenza”. Il primo cittadino ha aggiunto che la decisione avrebbe potuto essere diversa solo in caso di un annuncio di cessate il fuoco, cosa che al momento non è avvenuta.

Altre prese di posizione

L’assessora regionale alle Finanze, Barbara Zilli, e l’europarlamentare della Lega, Anna Cisint, hanno criticato la scelta di De Toni, esprimendo il desiderio di ospitare l’incontro a Monfalcone. In difesa del sindaco si sono schierati il consigliere regionale di Open Sinistra FVG, Furio Honsell, e Andrea Di Lenardo, eletto nel Consiglio udinese con Alleanza Verdi Sinistra. Honsell ha affermato che concedere il patrocinio avrebbe significato “voltare la faccia dall’altra parte”.

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