Cronaca & Attualità
WasteReduce: salvaguardia ambientale tra Italia e Croazia
Innovazione transfrontaliera per difendere l’ambiente: scopri come WasteReduce combatte l’abbandono dei rifiuti nelle aree protette
Il progetto europeo WasteReduce ha lanciato un ambizioso programma volto a migliorare la gestione dei rifiuti nelle aree protette e nei siti di Rete Natura 2000. Con un finanziamento superiore a 1.6 milioni di euro dall’Unione Europea, l’iniziativa si propone di contrastare efficacemente l’abbandono dei rifiuti attraverso l’applicazione di metodi innovativi di rilevazione e intervento.
Una risposta urgente a una prospettiva allarmante
Secondo recenti dati dell’Unione Europea, entro il 2040 potremmo assistere a un aumento significativo dei rifiuti in plastica che finiranno negli ecosistemi acquatici, passando da una stima attuale di 9-14 milioni di tonnellate all’anno (dato del 2016) a previsioni che oscillano tra 23 e 37 milioni di tonnellate annue. Questa prospettiva allarmante sottolinea l’urgenza di interventi mirati per ridurre l’impatto ambientale derivante dai rifiuti dispersi.
La terraferma come principale fonte di inquinamento marino
Circa l’80% dei rifiuti che inquinano i mari e gli oceani ha origine sulla terraferma. WasteReduce si concentra proprio su questo fronte, mirando a ridurre le pressioni esercitate dalle attività umane nelle aree protette e nei siti Natura 2000. L’obiettivo è sviluppare strategie e soluzioni innovative per minimizzare la dispersione di rifiuti nell’ambiente.
Collaborazione transfrontaliera per un monitoraggio efficace
Il progetto coinvolge otto partner provenienti dalle regioni del Friuli Venezia Giulia, del Veneto e dell’Istria, tra cui il Dipartimento di Scienze della Vita dell’Ateneo giuliano. La cooperazione transfrontaliera è centrale nel programma, che prevede lo sviluppo di meccanismi avanzati di monitoraggio per identificare le aree critiche dove l’accumulo di rifiuti richiede interventi immediati e mirati.
Un approccio comportamentale
In aggiunta agli interventi tecnici, WasteReduce include studi specifici di psicologia comportamentale. Questi studi mirano a comprendere e influenzare le abitudini delle persone che frequentano le aree protette. Promuovere un cambiamento di mentalità e abitudini è essenziale per ridurre l’abbandono dei rifiuti e per garantire la sostenibilità delle risorse naturali.
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