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Urologia di Gorizia: da ospedale locale a centro di eccellenza in cinque anni

L’Urologia di Gorizia raggiunge l’eccellenza dopo cinque anni di investimenti e innovazione, con un nuovo ecografo in dotazione

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Il nuovo ecografo donato all'ospedale di Gorizia - Urologia Gorizia
Il nuovo ecografo donato all'ospedale di Gorizia

La storia del reparto di Urologia di Gorizia, iniziata nel 2018, è un vero e proprio esempio di successo nel campo sanitario. Con l’obiettivo di trasformare il reparto in un centro di eccellenza, i dati odierni dimostrano che questo traguardo è stato raggiunto grazie a investimenti significativi e una pianificazione strategica lungimirante.

Un percorso di successo

L’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, ha evidenziato come questo risultato sia frutto di un percorso ben delineato e responsabile. “La storia di Gorizia è esemplare perché qui c’è una qualità professionale altissima, investimenti adeguati e modelli organizzativi efficienti,” ha dichiarato Riccardi durante la presentazione del nuovo ecografo, acquistato grazie alla donazione della Cassa Rurale FVG. Questo dispositivo innovativo è un ulteriore passo avanti nella continua evoluzione del reparto.

Bilancio delle attività

Durante l’incontro, il direttore della SC Urologia Gorizia Monfalcone, Fabio Vianello, insieme al direttore generale di Asugi Antonio Poggiana, ha presentato un dettagliato bilancio dell’attività ambulatoriale e chirurgica del reparto dal 2018 ad oggi. I numeri parlano chiaro: il reparto ha registrato un aumento del 30% circa nelle attività ambulatoriali, passando da 12.000 a 16.000 interventi. Anche l’attività chirurgica ha visto un incremento significativo, con 1087 interventi nel 2023 rispetto agli 887 del 2018. Dal 2021, sono state eseguite 683 biopsie fusion, un metodo avanzato di diagnosi per il cancro alla prostata.

Gestione durante la pandemia

Il direttore Vianello ha sottolineato come, nonostante le sfide imposte dalla pandemia di Covid-19, il reparto sia riuscito a garantire continuità nelle cure oncologiche. “I pazienti oncologici non sono mai stati lasciati indietro,” ha affermato Vianello, aggiungendo che ora l’obiettivo è recuperare i lievi ritardi accumulati nelle patologie non oncologiche.

Potenziamento del personale

Un altro aspetto cruciale del successo del reparto è stato il potenziamento del personale medico. Dal 2020, il numero dei dirigenti medici è aumentato da 6 a 10, sebbene vi sia ancora una carenza nel personale infermieristico. Riccardi ha sottolineato l’importanza di risposte strutturali per superare questa carenza, suggerendo una possibile evoluzione del modello organizzativo per valorizzare le competenze degli infermieri.

Il nuovo ecografo

Il nuovo ecografo, presentato alla presenza di Tiziano Portelli, presidente della Cassa Rurale FVG, e Silvana Romano, assessore alle Politiche sociali, famiglia, disabilità e assistenza sanitaria del Comune di Gorizia, rappresenta un importante passo avanti per il reparto. Questo strumento leggero e maneggevole consente una maggiore accuratezza nelle visite urologiche e una maggiore autonomia operativa durante le assistenze ecografiche intraoperatorie e le biopsie prostatiche tipo fusion. Inoltre, l’interscambiabilità di tutte le sonde in caso di guasto di uno degli apparecchi garantisce una continuità delle operazioni.

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