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Coldiretti Fvg mobilitata a Trieste: sette punti per un’agricoltura sostenibile

Oltre mille soci Coldiretti si sono riuniti in Piazza Unità a Trieste per presentare un documento di sette punti a favore dell’agricoltura sostenibile

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Massimiliano Fedriga in Piazza Unità - coldiretti fvg
Massimiliano Fedriga in Piazza Unità

Trieste, Piazza Unità, è stata teatro di una manifestazione imponente che ha visto la partecipazione di oltre mille soci della Coldiretti Fvg. Un evento che ha sottolineato, ancora una volta, l’orgoglio e la forza della Coldiretti nel rappresentare le istanze degli agricoltori. La mobilitazione è stata caratterizzata da un documento in sette punti, al centro delle rivendicazioni della federazione.

Il presidente Fedriga sul palco

In un finale di mattinata sorprendente, Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, è salito sul palco per esprimere il suo sostegno. Il presidente della Coldiretti Fvg, Martin Figelj, ha sottolineato come Fedriga abbia mostrato una grande apertura verso le istanze degli agricoltori, prendendo impegni su temi cruciali come l’abbattimento dei cinghiali, la gestione dei nitrati e la ricognizione delle aree più adatte per il fotovoltaico, rispettando il suolo agricolo.

Un incontro strategico con le istituzioni

Prima del discorso in piazza, Fedriga, accompagnato dall’assessore alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier e dal presidente della quarta commissione consiliare Alberto Budai, ha incontrato una delegazione della Coldiretti regionale. Presenti all’incontro, oltre a Figelj, erano anche il direttore Cesare Magalini, i presidenti e i direttori provinciali, e i rappresentanti dei Giovani e delle Donne della Coldiretti. Questo incontro è stato fondamentale per discutere il documento di sette punti che, oltre al tema della fauna selvatica, tratta argomenti di interesse generale.

I sette punti del documento coldiretti

Il documento presentato dalla Coldiretti è un appello alle istituzioni per riconoscere e sostenere il ruolo degli agricoltori come custodi degli ecosistemi e della biodiversità. Tra le richieste principali, si evidenziano la necessità di una disciplina che individui le superfici idonee per i parchi fotovoltaici, nel rispetto delle aree agricole e forestali, e l’adozione di misure per una corretta gestione delle risorse idriche. Altri punti cruciali riguardano l’etichettatura obbligatoria su tutti gli alimenti e la difesa del reddito degli agricoltori attraverso un ampliamento del sostegno e della strumentazione per la gestione dei rischi, anche tramite le assicurazioni. Infine, la Coldiretti chiede di ridurre l’eccesso di burocrazia, un freno competitivo che va rimosso.

Un momento di orgoglio e unità

Dalle 10 del mattino, nel cuore di Trieste, la mobilitazione ha visto la partecipazione entusiasta dei soci della Coldiretti, come sottolineato da Figelj e Magalini. Durante gli interventi iniziali, è stato ricordato il valore della federazione che festeggia i suoi ottant’anni di storia, l’importanza dei giovani nel mondo dell’agricoltura e i primi risultati positivi dei provvedimenti regionali per contrastare la peste suina. Figelj ha anche ribadito l’urgenza di un’Europa che, pur puntando sulla sostenibilità attraverso il Green Deal, non demonizzi l’agricoltura, elemento chiave per la tutela dell’ambiente.

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