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Salute

La prima terapia elastomerica domiciliare al Burlo Garofolo

Trieste introduce la terapia antibiotica domiciliare con pompa elastomerica: un passo avanti nella cura pediatrica senza ricovero ospedaliero

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Infermiera con bambina
Infermiera con bambina ( © Depositphotos)

TRIESTE – Un’importante innovazione nel campo della terapia antimicrobica è stata recentemente introdotta all’IRCCS Materno Infantile “Burlo Garofolo” di Trieste, grazie alla sinergia tra tecnologia e assistenza infermieristica. La nuova iniziativa consente a una giovane paziente di ricevere una terapia antibiotica a domicilio, attraverso l’uso di una pompa elastomerica portatile, senza necessità di ricovero ospedaliero.

L’innovazione della terapia elastomerica

La Terapia Antimicrobica Parenterale Ambulatoriale (OPAT) rappresenta un grande passo avanti nella somministrazione di antibiotici per i pazienti pediatrici. Grazie all’utilizzo di un braccio robotico presente nella Farmacia dell’Irccs Burlo, è stato possibile preparare con precisione e sterilità le due terapie antibiotiche necessarie per la giovane paziente. Il dottor Davide Zanon, della Farmacia del Burlo, spiega: «La pompa elastomerica è un dispositivo tascabile che eroga il farmaco a una velocità costante per un periodo predefinito. Questo consente alla paziente di muoversi liberamente, mentre riceve il trattamento a casa o ovunque si trovi.»

Il ruolo fondamentale della collaborazione

Questo innovativo approccio non sarebbe stato possibile senza la fondamentale collaborazione del Servizio Infermieristico Domiciliare di ASUGI. Ogni giorno, un infermiere specializzato si reca a domicilio per monitorare le condizioni cliniche della giovane paziente, assicurarsi che la terapia venga somministrata correttamente e sostituire il dispositivo di terapia elastomerica quando necessario. Questo supporto continuo permette alla paziente di rimanere a casa, migliorando significativamente la qualità della vita e il comfort della famiglia.

I benefici della terapia domiciliare

L’utilizzo della terapia elastomerica domiciliare offre numerosi benefici sia per i pazienti che per le loro famiglie. Il professor Egidio Barbi e il professor Andrea Taddio della Clinica Pediatrica dell’Irccs triestino sottolineano: «Il nostro obiettivo è sempre stato quello di curare i bambini nel miglior modo possibile, riducendo al minimo i giorni di ricovero. Questa nuova terapia non solo migliora la qualità di vita dei pazienti, ma anche quella delle loro famiglie, consentendo loro di restare insieme e di gestire meglio le esigenze quotidiane.»

Un esempio di innovazione e visione

Il progetto è anche un chiaro esempio di come l’innovazione tecnologica possa migliorare i percorsi assistenziali e garantire una qualità superiore nella cura dei pazienti. La dottoressa Anna Arbo, direttore della Farmacia dell’Irccs, ha espresso la sua gratitudine a tutti coloro che hanno investito in questo progetto: «Questo è un esempio tangibile di come la tecnologia possa trasformare e ottimizzare le pratiche assistenziali, portando benefici concreti ai pazienti e alle loro famiglie.»

Il contributo della Fondazione Burlo Garofolo

Il dottor Gabriele Cont, presidente della Fondazione Burlo Garofolo ETS, ha commentato: «La salute dei bambini e delle loro famiglie è sempre una priorità assoluta per noi. Abbiamo dotato il Burlo di una tecnologia avanzata per la preparazione di farmaci infusionali sterili, garantendo che l’innovazione e la qualità assistenziale ricadano a beneficio dell’intero territorio regionale. Ci impegniamo affinché queste risorse promuovano la crescita del servizio sanitario e rispondano alle sfide della salute con competenza e passione.»

Un passo avanti nella cura pediatrica

Questo progetto rappresenta un significativo passo avanti nella cura pediatrica, dimostrando come l’integrazione tra tecnologia avanzata e assistenza domiciliare possa portare a miglioramenti concreti nella qualità della vita dei pazienti. La nuova terapia elastomerica domiciliare non solo offre una soluzione pratica e confortevole per le lunghe terapie antibiotiche, ma anche un esempio di come l’innovazione possa essere al servizio della salute e del benessere dei bambini.

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