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Economia & Lavoro

Wartsila, accordo storico tra Governo e MSC per il futuro economico di Trieste

Il Friuli-Venezia Giulia ottiene un’importante apertura per lo sviluppo economico. Il Governo avvierà un dialogo con l’UE per l’attuazione del regime fiscale agevolato nei Punti franchi del porto di Trieste, come previsto dall’allegato VIII del Trattato di Parigi

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Veduta del porto di Trieste - Wartsila, accordo storico tra Governo e MSC per il futuro economico di Trieste
Veduta del porto di Trieste (© Depositphotos)

La firma di oggi dell’Accordo di programma tra il Governo italiano e il Gruppo MSC segna un’importante svolta per il porto di Trieste e, più in generale, per il Friuli-Venezia Giulia. L’accordo prevede la reindustrializzazione del sito produttivo Wartsila di Bagnoli della Rosandra, con un potenziale significativo per lo sviluppo economico della regione.

Questa mossa, in linea con l’allegato VIII del Trattato di Parigi del 1947, punta a introdurre un regime fiscale agevolato per i Punti franchi del porto di Trieste, equiparabile a quelli di altri porti e zone franche dell’Unione Europea.

Il ruolo chiave del Governo e della Regione

Il Governatore Massimiliano Fedriga ha sottolineato l’importanza dell’accordo, definendolo un passo cruciale per rispondere alle esigenze economiche del territorio triestino e dell’intera regione. “Per la prima volta in settant’anni”, ha dichiarato Fedriga, “si apre concretamente la possibilità di discutere con la Commissione europea l’introduzione di un regime di extraterritorialità doganale”. Questo potrebbe portare a un’agevolazione fiscale significativa, incentivando gli investimenti e stimolando la crescita economica.

L’obiettivo dell’interlocuzione con l’Unione Europea

Il punto centrale dell’accordo è l’inizio di un’interlocuzione ufficiale con l’Unione Europea per discutere l’applicazione del regime fiscale agevolato. Questo aspetto è fondamentale per rendere il porto di Trieste competitivo rispetto ad altri porti europei che già beneficiano di simili condizioni fiscali. L’allegato VIII del Trattato di Parigi, infatti, prevede specifiche disposizioni per la gestione dei Punti franchi, che finora non erano state pienamente implementate.

Opportunità di sviluppo e competitività

L’implementazione di un regime fiscale agevolato non solo porterebbe benefici diretti alle imprese operanti nel porto di Trieste, ma potrebbe anche attrarre nuovi investimenti internazionali. La creazione di un ambiente economico favorevole è vista come una leva per stimolare la crescita e migliorare la competitività del porto a livello globale. Questo potrebbe, a lungo termine, trasformare Trieste in un hub logistico e commerciale di rilevanza europea.

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