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Rischio alluvioni in FVG, adeguamento dei Piani regolatori comunali

La Giunta regionale del Friuli-Venezia Giulia ha adottato nuove linee guida per l’adeguamento dei Piani regolatori generali comunali al Piano di gestione del rischio alluvioni, migliorando la sicurezza territoriale e urbanistica

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Alluvione - Rischio alluvioni in FVG, adeguamento dei Piani regolatori comunali
Alluvione (© Depositphotos)

La Giunta regionale del Friuli-Venezia Giulia ha recentemente adottato una circolare esplicativa e una serie di allegati tecnici per supportare le amministrazioni comunali nell’adeguamento dei Piani regolatori generali comunali (Prgc) al Piano di gestione del rischio alluvioni (Pgra). Questo passo significativo mira a migliorare la sicurezza e la sostenibilità delle infrastrutture territoriali.

L’iniziativa regionale e i dettagli tecnici dell’adeguamento

Su proposta dell’Assessore alle Infrastrutture e Territorio, Cristina Amirante, l’Esecutivo ha esaminato e approvato una procedura innovativa che coinvolge diverse direttive centrali, tra cui la Direzione centrale Infrastrutture e Territorio e la Direzione centrale Difesa dell’Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile. Questo lavoro congiunto include anche il contributo dell’Autorità di bacino delle Alpi Orientali per il supporto informatico.

Gli allegati tecnici della circolare forniscono linee guida dettagliate per l’adeguamento degli strumenti urbanistici. La Tabella di trasformazione è uno degli elementi chiave, accoppiando le “sottozone” dei Prgc e le classi di uso del suolo ai Pgra. Questo permette il calcolo del rischio specifico attraverso un software indicato dall’Autorità di bacino, anche in assenza di progetti specifici.

Omogeneizzazione e minima discrezionalità

L’obiettivo, come sottolineato da Cristina Amirante, è di omogeneizzare a scala territoriale l’applicazione delle regole del Pgra, riducendo al minimo la discrezionalità nelle scelte sul corretto uso del suolo. Questo approccio sistematico facilita il calcolo del rischio specifico per ogni particella catastale, riportando nei certificati di destinazione urbanistica una classe di rischio specifico.

Supporto finanziario

Per sostenere questi processi di adeguamento, la Direzione Infrastrutture e Territorio ha stanziato risorse aggiuntive per 110.000 euro sui bilanci ’24 e ’25. Questo finanziamento è parte della Legge regionale 2 del 2024, articolo 53, che individua la procedura urbanistica come Variante di adeguamento al Pgra.

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