Seguici su

Gorizia

“El viaje” di Eduardo Contizanetti

Itinerario: dal tango al jazz, dalla world music al blues passando per il folklore e l’improvvisazione. Prima data utile per ascoltarlo 9 agosto al Poeta di San Martino, in attesa del nuovo album ricco di prestigiose collaborazioni: l’intervista

Massi Boscarol

Pubblicato

il

foto: ©Petra Cvelbar

PATAGONIA, MUGGIA, SAN MARTINO DEL CARSO – “Quando ho iniziato a studiare la chitarra mi sono subito appassionato ai colori delle musiche di altre parti del mondo; pensa che avevo acquistato una mappa del pianeta e su questa segnavo con una crocetta i ritmi, le melodie, gli arrangiamenti, le situazioni di quella parte del globo che in quel momento studiavo. Così pian piano la mappa si popolava sempre di più e tracciavo collegamenti tra un punto e l’altro, proprio come in un viaje, in un viaggio!” Inizia così, con questo pittoresco aneddoto, l’intervista al chitarrista originario della Patagonia, da oltre vent’anni nella nostra regione, in attesa dell’uscita del suo prossimo lavoro discografico.

“E, all’interno di questa mappa” prosegue il nostro “c’era poi la mappa della mia Argentina, un paese ricco culturalmente, con infinite sfaccettature ed esperienze. Blues, flamenco, jazz, musica popolare: ad un certo momento ho iniziato a costruirmi un approccio personale ed ho scelto la musica per antonomasia del mio paese – il tango – come base di partenza: non per motivi sentimentali, nostalgici, nazionalisti, ma perchè vedevo e vedo in esso un forte impatto emotivo, teatrale, immaginale, che in altre musiche esiste ma in maniera meno potente. E qui ho esplorato la componente dell’improvvisazione, che per me è fondamentale, uno stimolo continuo che ha attraversato poi world music, classica e rock.”

Ogni chitarrista che si rispetti ha i suoi dei dell’Olimpo, EC non fa di certo eccezione: “mi piacciono i chitarristi che hanno non soltanto una tecnica ma soprattutto un messaggio da trasmettere. Faccio alcuni nomi: Paco De Lucia, Pat Metheny e Carlos Santana, tutti musicisti che hanno creato il loro sound attraverso una mescolanza di influssi. Intensità è la parola chiave per capirli, oltre ad energia musicale fortissima. Ho assorbito la parte estetica di questi maestri e poi ce ne sono altri che mi hanno affinato, per così dire; come Terje Rypdal, chitarrista ECM, meno conosciuto al grande circuito ma per me importante perchè ha un suono pazzesco, con composizioni molto creative. E tornando al tango, c’è un artista che ho conosciuto di persona e che mi ha dato diverse dritte – come si suol dire – che è Bartolomé Palermo. Oltre a lui Roberto Grela, un altro mito: entrambi hanno fatto pochi dischi solisti ma il loro insegnamento lo porto sempre con me… e naturalmente non può mancare quella sorta di monumento nazionale che è Astor Piazzolla!”

Tango ma non solo, quindi. “Negli anni ho maturato la consapevolezza che per suonarlo bene devo confrontarmi anche con altri linguaggi musicali, perchè anche il tango stesso nasce da una – anzi da più – commistioni, influenze, radici”.

Prima occasione per sentirlo dal vivo con il concept El Viaje = Il Viaggio all’osteria Al Poeta di San Martino del Carso nella serata di venerdì 9 agosto (inizio 20.30, per prenotazioni tel. 0481.99903), concerto-itinerario suddiviso in diversi momenti temporali e geografici. “In questo Viaje” precisa Eduardo “presenterò una sorta di caleidoscopio musicale della mia carriera in dialogo con il contrabbasso di Romano Todesco, un partner favoloso con il quale non suono da tanto tempo; sarà una gioia reincontrarlo sul palco, grande musicista nonché conoscitore della storia della musica, cosa che a suo tempo fece subito esplodere la chimica giusta tra di noi.” In scaletta naturalmente tanto tango, le influenze di cui sopra e un brano di Enrico Rava, personaggio legato anche lui a filo doppio con l’America Latina.

“Pur non essendo assolutamente un nostalgico posso dirti che questo viaggio è stato molto lungo e che sicuramente non si è ancora concluso. Dalla mia casa a Baires, poi a Barcellona, città dalla quale venivo in Italia: qui ho trovato una grande accoglienza sia dal pubblico che dai colleghi, e questa sceneggiatura quindi mi ha portato qui… diciamo definitivamente! Il pubblico che mi segue da tanti anni” conclude il chitarrista “è un patrimonio che curo sempre al meglio possibile!” E a conferma di questo i fans ne conoscono la generosità proverbiale nei concerti. Stessi fans che attendono autunno per l’uscita del nuovo album di musiche originali il quale raccoglie brani di tutti questi ultimi anni con prestigiose collaborazioni.

Continua a leggere le notizie di Diario FVG e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

You must be logged in to post a comment Login

Tu cosa ne pensi?