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Le spugne del Golfo di Trieste sotto attacco delle alte temperature

Il caldo estremo mette a rischio spugne e coralli nel Golfo di Trieste, con sbiancamento e necrosi che minacciano l’ecosistema marino

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Spugne di mare
Spugne di mare ( © Depositphotos)

Le spugne e altre specie bentoniche del Golfo di Trieste stanno attraversando un periodo di grave stress. Questa preoccupante notizia è stata confermata dai ricercatori dell’Area Marina Protetta di Miramare. L’aumento delle temperature dell’acqua e le periodiche ondate di calore stanno avendo un impatto devastante su queste specie fondamentali per l’ecosistema marino.

L’aumento della temperatura e le ondate di calore

L’aumento della temperatura del mare è un fenomeno ormai sistemico che influisce pesantemente sull’ambiente marino. Le ondate di calore marino, che diventano sempre più frequenti, rappresentano una minaccia crescente per gli organismi bentonici. Queste condizioni estreme alterano l’equilibrio dell’ecosistema marino, causando stress e danni irreparabili a molte specie, tra cui le spugne e i coralli.

La Madrepora Cuscino

Tra le vittime più colpite si trova la madrepora cuscino (Cladocora caespitosa), l’unico corallo duro del Mediterraneo. Questa specie ha subito gravi episodi di sbiancamento, con circa il 70% degli esemplari di Miramare interessati nella scorsa stagione. Il sbiancamento è un fenomeno in cui il corallo perde il suo colore e le sue alghe simbiotiche a causa dello stress ambientale, portando a una riduzione della sua capacità di sopravvivenza e riproduzione.

Spugne a rischio: canne d’organo e altre specie

Quest’estate, oltre alla madrepora cuscino, diverse specie di spugne sono sotto stretta osservazione. Le spugne come le canne d’organo, la spugna nera e quella arancia sono particolarmente sensibili alle variazioni termiche. L’aumento delle temperature marittime sta causando episodi di necrosi e altri problemi di salute in queste spugne, compromettendo la loro capacità di filtrare l’acqua e mantenere l’equilibrio dell’ecosistema marino.

Monitoraggio e interventi in corso

I ricercatori dell’Area Marina Protetta di Miramare stanno compiendo sforzi significativi per monitorare la situazione. Alcuni esemplari di spugne sono stati “taggati” per un monitoraggio speciale, che include la registrazione di dati sullo stato di salute degli organismi e sull’evoluzione degli episodi di sbiancamento. Questo monitoraggio è cruciale per capire come queste specie stanno reagendo alle condizioni ambientali estreme e per pianificare eventuali interventi di conservazione.

Impatti a lungo termine e necessità di azioni

L’impatto delle temperature elevate sull’ecosistema marino del Golfo di Trieste è una questione di grande rilevanza. Le spugne e i coralli, essenziali per la salute e la biodiversità dell’ambiente marino, stanno affrontando sfide senza precedenti. La protezione delle aree marine protette e l’adozione di strategie di mitigazione sono fondamentali per garantire la sopravvivenza di queste specie e preservare la qualità dell’ambiente marino.

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