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Presa di Gorizia, 108° anniversario e commemorazione al Parco della Rimembranza

Gorizia ha commemorato il 108° anniversario della Presa del 1916 con una cerimonia al Parco della Rimembranza. Autorità e cittadini hanno reso omaggio ai caduti, sottolineando l’importanza della memoria storica per costruire il futuro

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Vista di Gorizia - Presa di Gorizia, 108° anniversario e commemorazione al Parco della Rimembranza
Vista di Gorizia (© Depositphotos)

GORIZIA – Ogni anno, l’8 agosto, la città di Gorizia si ferma per commemorare un momento cruciale della sua storia: la Presa di Gorizia del 1916, durante la sesta battaglia dell’Isonzo. Questo evento, che si è svolto nel cuore della Grande Guerra, rappresenta non solo una pagina di dolore e sacrificio, ma anche un pilastro su cui si fonda l’unità d’Italia. La memoria di quegli avvenimenti è al centro della cerimonia commemorativa che si è tenuta presso il Parco della Rimembranza, un luogo sacro dove si rinnova il ricordo di chi ha dato la vita per il Paese.

L’importanza della memoria storica

Durante la cerimonia, l’assessore al Patrimonio del Friuli Venezia Giulia, Sebastiano Callari, ha evidenziato l’importanza di mantenere viva la memoria di questi avvenimenti, sottolineando che “la memoria della Presa di Gorizia e di tutti quei giorni spesi a costruire l’unità d’Italia è la radice del nostro futuro”. Il messaggio, rivolto in particolare alle nuove generazioni, mira a sottolineare il legame indissolubile tra passato e futuro, dove il sacrificio dei caduti diventa la base su cui costruire un’Italia sempre più unita e consapevole delle proprie radici.

La cerimonia al Parco della Rimembranza

Il Parco della Rimembranza di Gorizia è stato il cuore pulsante della commemorazione, dove le autorità civili e militari, accompagnate da numerosi cittadini, hanno reso omaggio ai caduti. Il sindaco Rodolfo Ziberna ha partecipato alla cerimonia, deponendo una corona d’alloro in onore di coloro che hanno perso la vita per la patria. La presenza del picchetto d’onore della Brigata Pozzuolo ha reso l’evento ancora più solenne, con un gesto che ha simboleggiato il rispetto e la riconoscenza dell’intera comunità per il sacrificio dei soldati.

La lettura del poema di Vittorio Locchi

Uno dei momenti più toccanti della cerimonia è stata la lettura di due passi tratti dal poema “La Sagra di Santa Gorizia” di Vittorio Locchi. L’opera, che celebra gli episodi eroici di quei giorni di battaglia, è stata interpretata con passione e rispetto dal presidente della Lega Nazionale Gorizia, Luca Urizio, e dal poeta Dario Marangotto. La lettura ha permesso ai presenti di immergersi emotivamente nella storia, ricordando non solo i fatti ma anche i sentimenti e le emozioni che hanno accompagnato quei momenti drammatici.

Un ricordo che guarda al futuro

La cerimonia non è stata solo un momento di commemorazione, ma anche un’occasione per riflettere su come il ricordo di quegli eventi possa influenzare positivamente il presente e il futuro. Mantenere viva la memoria della Presa di Gorizia è un dovere che la comunità sente profondamente, perché è attraverso la consapevolezza del passato che si può costruire un futuro più solido e unito. Come ha sottolineato l’assessore Callari, è fondamentale che le giovani generazioni comprendano l’importanza di questi avvenimenti e si impegnino a mantenerne vivo il ricordo.

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