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Rino Della Negra: dal campo di calcio alla resistenza

La storia di Rino Della Negra, il calciatore friulano divenuto partigiano, rivive in un emozionante documentario

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Partigiano - Rino Della Negra
Partigiano ( © Depositphotos)

Rino Della Negra, un nome che potrebbe non essere noto a molti, ma che racchiude una storia di coraggio, sacrificio e lotta. Grazie al lavoro dei registi Daniele Ceccarini e Mario Molinari, la sua storia rivive nel film documentario recentemente completato, che racconta la vita di questo giovane di origini friulane, migrato in Francia e diventato un simbolo della Resistenza italo-francese.

Un calciatore straordinario dal cuore ribelle

Nato in una famiglia di emigrati friulani, Rino si trasferì in Francia per sfuggire alle difficoltà economiche e al regime fascista italiano. In Francia, il giovane Della Negra si fece notare per le sue abilità calcistiche, tanto da diventare un promettente calciatore della Red Star, il club di calcio più antico di Parigi. Il calcio, tuttavia, era solo una delle sue passioni. Rino lavorava come operaio e condivideva gli ideali di libertà e giustizia, che lo portarono a unirsi al gruppo Manouchian, una formazione partigiana che combatteva contro l’occupazione nazista.

La resistenza e il sacrificio supremo

Il documentario evidenzia come Rino Della Negra non fosse solo un calciatore talentuoso, ma anche un eroe della Resistenza, disposto a rischiare tutto per la libertà. Nel febbraio del 1944, a soli vent’anni, venne catturato dai nazisti e fucilato a Mont Valérien. La sua storia è rappresentativa di una cultura migrante in cui le radici e le origini familiari italiane si mescolano alla storia della Resistenza francese. Attraverso testimonianze storiche e documenti inediti, il film offre uno spaccato toccante della Seconda Guerra Mondiale, dell’antifascismo e della cultura operaia del Novecento.

Il supporto di ANPI e della comunità

Il progetto, prodotto da Lunae Production e Feelmare, ha ricevuto il sostegno dell’ANPI – Comitato provinciale di Udine e di una campagna di finanziamento sociale. Questo supporto ha permesso di realizzare un film che non solo racconta una storia individuale, ma che rappresenta un tributo a tutti coloro che hanno combattuto per la libertà. Il documentario è stato girato tra l’Italia e la Francia e offre una prospettiva unica sull’emigrazione e sulla lotta contro il nazifascismo.

La commemorazione di un eroe

Ogni anno, il 21 febbraio, i tifosi della Red Star si riuniscono per ricordare il sacrificio di Rino Della Negra. Con canzoni, cori e striscioni, celebrano la memoria del giovane martire, simbolo di solidarietà e uguaglianza. Recentemente, il gruppo Manouchian è stato accolto nel Pantheon di Parigi, un onore che sottolinea l’importanza del loro contributo alla Resistenza. Una lapide commemora i 23 membri condannati a morte nel processo dell’Affiche Rouge, tra cui Rino Della Negra.

La narrazione di una storia universale

La versione italiana del documentario è narrata da Roberto Pedicini, celebre doppiatore di attori internazionali come Kevin Spacey, Jim Carrey e Javier Bardem. Le illustrazioni di Alex Raso e la canzone finale “La scelta” di Marco Rovelli e Paolo Monti arricchiscono la narrazione, offrendo un’esperienza visiva e auditiva coinvolgente. Le voci degli attori Jacopo Marchisio e Massimo Rigo completano un quadro che cattura l’attenzione del pubblico e lo immerge in una storia di coraggio e speranza.

Un esempio per le future generazioni

Il documentario su Rino Della Negra è più di una semplice narrazione storica; è un invito a riflettere sul valore della libertà e sull’importanza di ricordare coloro che hanno sacrificato la propria vita per la giustizia. Rino rappresenta non solo il Friuli, ma anche tutti gli italiani che hanno lottato contro il fascismo, contribuendo alla costruzione di un’Europa libera e democratica. Questa produzione cinematografica è un tributo alla memoria e un messaggio di speranza per le future generazioni.

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