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“Cronache dal Profondo”: la mostra che porta il mare al museo

La nuova mostra al Museo del Mare di Trieste, “Cronache dal profondo”, combina arte e scienza per esplorare i misteri degli abissi marini

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Presentazione "Cronache dal profondo"
Presentazione "Cronache dal profondo" ( © Depositphotos)

TRIESTE – Ha aperto ufficialmente al pubblico la mostra “Cronache dal profondo”, una straordinaria esposizione di arte e scienza che offre uno sguardo senza precedenti sul misterioso mondo degli abissi marini. Allestita nella Biblioteca Mario Marzari del Civico Museo del Mare, la mostra sarà visitabile fino all’8 settembre. L’inaugurazione, avvenuta il 29 agosto, ha visto la partecipazione di personalità di spicco del mondo della cultura, della scienza e della politica locale.

Un dialogo tra arte e scienza

Organizzata da MareDireFare – Festival dell’Oceano, in collaborazione con enti scientifici e culturali di rilievo, “Cronache dal profondo” è una celebrazione della bellezza e della complessità degli oceani. L’evento, nato da un’idea del WWF Area Marina Protetta di Miramare e dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS), si propone di unire il linguaggio visivo dell’arte con quello scientifico per raccontare le meraviglie e i misteri delle profondità marine.

Cinque giovani artisti – Stefania Delponte, Paola Formica, Chiara Giorgiutti, Maria Luisa Petrarca e Paolo Primon – hanno creato venti tavole illustrate che conducono i visitatori in un viaggio suggestivo dalle acque del Golfo di Trieste alle remote profondità delle fossa delle Marianne, passando per il Mediterraneo, le dorsali oceaniche e l’Antartico. Le illustrazioni sono arricchite da fotografie e video ottenuti durante le spedizioni oceaniche dello Schmidt Ocean Institute, che offrono una finestra su alcuni dei fondali marini più inesplorati del pianeta.

Un progetto condiviso per la conoscenza

Durante l’inaugurazione, l’assessore alle Politiche della Cultura e del Turismo, Giorgio Rossi, ha sottolineato l’importanza della mostra nel contesto culturale di Trieste. “La mostra è significativamente allestita nell’Ala Nord del Museo del Mare, un luogo che simboleggia l’incessante movimento e le idee innovative che, come le onde del mare, caratterizzano la nostra città,” ha dichiarato Rossi. Ha inoltre ringraziato gli organizzatori per il loro impegno nella divulgazione scientifica e nella tutela dell’ambiente marino.

Un intreccio di storia e modernità

La mostra “Cronache dal profondo” non è solo un’esposizione artistica, ma rappresenta anche un legame ideale con il Museo della Guerra per la Pace Diego De Henriquez. Come ha ricordato l’assessore Rossi, Diego De Henriquez fu all’origine dell’operazione del batiscafo Trieste, celebre per la discesa nella fossa delle Marianne. Questo intreccio di suggestioni legate al mare riflette la profonda identità marinara di Trieste e la sua continua ricerca di conoscenza.

Collaborazioni e contributi

L’evento è reso possibile grazie al contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e alla collaborazione di diverse istituzioni e associazioni culturali, tra cui Trieste città della conoscenza, Ibby Italia, Liceo artistico Max Fabiani, GeoAdriatico, Boramata, Trieste Bookfest e WWF YOUng. Questo lavoro sinergico sottolinea l’importanza di unire risorse e competenze per promuovere la conoscenza scientifica e artistica.

Un invito alla riflessione sul futuro degli oceani

La mostra s’inserisce nel contesto del Decennio delle scienze oceaniche per lo sviluppo sostenibile (2021-2030) proclamato dalle Nazioni Unite, che punta a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di proteggere e conservare le risorse marine. “Cronache dal profondo” rappresenta un’importante occasione per riflettere sul rapporto dell’uomo con il mare e sull’importanza di preservare gli ecosistemi marini per le future generazioni.

Un evento da non perdere

Con la sua combinazione di arte, scienza e storia, la mostra “Cronache dal profondo” offre un’esperienza unica e coinvolgente per i visitatori di tutte le età. È un invito a esplorare l’ignoto e a comprendere l’importanza degli oceani per la nostra vita e per il nostro pianeta. Trieste, città di mare e di conoscenza, si conferma ancora una volta come un faro di cultura e innovazione.

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