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Cronaca & Attualità

Pesca subacquea illegale a Muggia: sanzioni per 5.000 euro

Controllo della Capitaneria di Porto a Muggia: pescatore sloveno multato e sequestrati 2,5 kg di tartufi di mare

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Attrezzatura da sub - Pesca subacquea
Attrezzatura da sub ( © Depositphotos)

MUGGIA – Oggi, il Nucleo Ispettori Pesca della Capitaneria di Porto di Trieste, coadiuvato dal Nucleo Nostromi, ha portato a termine una significativa operazione di controllo nella baia di Muggia, in prossimità del Cantiere Navale Segnavento. L’intervento è stato avviato a seguito di una segnalazione giunta da un cittadino, e ha avuto come obiettivo la verifica di attività di pesca subacquea non autorizzata.

Pesca subacquea illegale e sanzioni

Durante l’operazione, gli ispettori hanno intercettato un cittadino di nazionalità slovena intento a praticare pesca subacquea con bombola di aria compressa, in una zona espressamente vietata alla pesca. L’uomo, oltre a violare il divieto di pesca, è stato trovato privo del dispositivo di segnalazione subacquea (boa di segnalamento), essenziale per garantire la sicurezza degli utenti del mare.

La rete blu e i tartufi di mare

L’ispezione ha permesso di scoprire una rete plastica di colore blu in possesso del trasgressore, contenente circa 2,5 kg di tartufi di mare, conosciuti localmente come “dondoli”. Questi molluschi erano stati raccolti illegalmente, contravvenendo alle normative vigenti.

Sanzioni amministrative salate

A seguito delle violazioni accertate, sono state elevate al soggetto tre sanzioni amministrative, per un totale di circa 5.000 euro. Le sanzioni riguardano: la pesca in zone e tempi vietati, l’assenza di dispositivi di segnalazione durante l’attività di pesca subacquea, e l’uso di bombole per la pesca subacquea senza l’autorizzazione necessaria per la pesca professionale.

La reazione delle autorità

Le autorità competenti hanno ribadito l’importanza di rispettare le normative per garantire la sostenibilità delle risorse marine e la sicurezza degli utenti del mare. L’operazione odierna è un chiaro messaggio che sottolinea la vigilanza costante nella lotta contro la pesca illegale e l’importanza di mantenere l’equilibrio degli ecosistemi marini.

Il Nucleo Ispettori Pesca e il Nucleo Nostromi continueranno a monitorare le aree protette e a garantire il rispetto delle regolamentazioni, con l’obiettivo di preservare le risorse marine del Friuli-Venezia Giulia e garantire un mare sicuro per tutti.

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