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Udine rafforza la sicurezza: gli street tutor estesi anche all’inverno

Gli Street Tutor tornano a Udine per garantire sicurezza e rispetto durante le festività di Santa Caterina e Natale

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Ragazzo con coltello in mano
Ragazzo con coltello in mano ( © Depositphotos)

Gli “Street Tutor”, già apprezzati durante i mesi estivi, saranno operativi anche in autunno e inverno. La Giunta comunale ha infatti deciso di confermare e ampliare il programma di presidio in diverse aree della città durante i periodi di maggiore afflusso, come le festività di Santa Caterina e Natale. Questa decisione, proposta dall’Assessora alla Sicurezza Partecipata Rosi Toffano, risponde alla necessità di garantire una maggiore sicurezza e promuovere la buona convivenza nei luoghi di aggregazione.

Il ruolo fondamentale degli Street Tutor

Gli Street Tutor, riconoscibili grazie alla loro pettorina, hanno un ruolo ben definito: non sono agenti di polizia, ma mediatori e informatori. La loro presenza non è volta al mantenimento dell’ordine pubblico in senso stretto, ma alla sensibilizzazione dei cittadini sulle regole della buona convivenza e del rispetto reciproco. Come sottolineato dall’Assessora Toffano, “Il personale impiegato ha il compito di informare le persone che frequentano determinati spazi sulle regole della buona convivenza e del rispetto reciproco, promuovendo la cultura del rispetto della legalità e l’affermazione di una migliore convivenza civile”.

Presidi in zone strategiche

Il programma prevede la presenza degli Street Tutor in aree strategiche del centro storico e nei quartieri più frequentati durante i weekend di novembre e dicembre. Le aree specifiche includono:

  • Centro storico durante tutto il mese di dicembre, in concomitanza con le festività natalizie.
  • Borgo Stazione, luogo di aggregazione giovanile, sarà monitorato nei weekend di novembre e dicembre.
  • Piazza Primo Maggio, durante le festività di Santa Caterina (23, 24 e 25 novembre).
  • La zona del parcheggio dello stadio nei giorni di apertura del luna park (9, 15, 16, 22 e 23 novembre).

Questi punti di presidio sono stati scelti in base alle esperienze degli scorsi anni, che hanno mostrato un aumento delle attività sociali e di possibili situazioni critiche in queste aree.

Finanziamenti e collaborazioni

Il progetto sarà finanziato attraverso contributi ministeriali provenienti dal Fondo Unico Giustizia, che ha stanziato circa 84.000 euro per il Comune di Udine. Questa somma permetterà di coprire i costi degli operatori e del materiale informativo che sarà distribuito alla cittadinanza. La collaborazione con la Prefettura, la Questura, il Comando dei Carabinieri e la Polizia Locale sarà essenziale per il successo dell’iniziativa. Gli Street Tutor potranno contare sul supporto delle forze dell’ordine in caso di situazioni critiche, agendo da intermediari tra cittadini e autorità.

Un approccio educativo e preventivo

L’iniziativa non mira solo a prevenire situazioni di degrado o illegalità, ma anche a educare e sensibilizzare la popolazione. Gli Street Tutor, formati in tecniche di comunicazione assertiva, mediazione interculturale e gestione delle emergenze, distribuiranno volantini e locandine informative a cittadini ed esercenti. Questo approccio proattivo punta a creare un ambiente urbano più sicuro e accogliente per tutti, promuovendo una cultura della legalità e del rispetto delle norme sociali.

Un modello che funziona

Il successo degli Street Tutor a Udine si inserisce in un contesto più ampio di città italiane che hanno adottato simili misure. Esperienze positive sono state registrate in città come Venezia, Padova, Bologna e Rimini, dove la presenza di figure di mediazione ha contribuito a migliorare la percezione di sicurezza tra i cittadini e a ridurre episodi di inciviltà. Udine segue quindi un modello già collaudato e di successo, adattandolo alle proprie specificità territoriali.

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