Cronaca & Attualità
Incendio Monte Cimadors: evacuazioni in corso, ma nessun pericolo per i residenti
Un vasto incendio ha colpito il Monte Cimadors a Moggio Udinese, interessando oltre 300 ettari di bosco. Nessun pericolo per la popolazione, ma sono state effettuate evacuazioni preventive. Operazioni di spegnimento in corso con Canadair ed elicotteri
L’incendio che ha colpito il Monte Cimadors, nel comune di Moggio Udinese, continua a destare preoccupazione, con oltre 300 ettari di area boschiva già interessati dalle fiamme. Tuttavia, le autorità assicurano che non ci sono pericoli imminenti per la popolazione. L’evacuazione preventiva di una decina di persone dalle zone più prossime all’incendio è stata effettuata con successo, e molti hanno trovato rifugio presso parenti e amici.
Le operazioni in corso, un impegno collettivo
Mentre il meteo non prevede precipitazioni fino a giovedì notte, le operazioni continuano per mettere in sicurezza l’area, che al momento rimane sotto controllo. L’impegno delle autorità e delle squadre di emergenza è orientato a garantire la sicurezza della popolazione e a preservare il patrimonio naturale della regione.
La lotta contro le fiamme vede coinvolti 3 elicotteri e altrettanti Canadair, che lavorano senza sosta per arginare l’incendio. La Protezione Civile regionale, il Corpo Forestale e i Vigili del Fuoco sono impegnati in prima linea, coordinati dall’assessore regionale alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, che ha espresso gratitudine per l’impegno dimostrato da tutte le forze in campo.
Dichiarato lo stato di emergenza
Nella giornata di oggi, l’assessore Riccardi e il governatore del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, hanno firmato un decreto di emergenza per accelerare le operazioni di spegnimento. Questo provvedimento consente di mobilitare rapidamente tutte le risorse necessarie per contrastare l’incendio.
Miglioramento delle procedure post-incendi 2022
Dopo gli incendi devastanti del 2022, sono state implementate procedure più efficienti per la gestione delle emergenze. Un esempio significativo riguarda le operazioni di rifornimento per elicotteri e Canadair, ora gestite a Ronchi dei Legionari anziché a Roma, riducendo notevolmente i tempi di intervento.
Collaborazione transfrontaliera per l’approvvigionamento d’acqua
In un ulteriore sforzo per contenere le fiamme, è in corso l’attivazione di un protocollo transfrontaliero con l’Austria. L’obiettivo è prelevare l’acqua per gli interventi dal lago Weissensee anziché dal mare Adriatico, riducendo distanze e tempi di approvvigionamento.
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