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Economia & Lavoro

Fisioterapia in Friuli: oltre 500 professionisti in pensione nei prossimi dieci anni

Il Friuli-Venezia Giulia si prepara a una significativa carenza di fisioterapisti con oltre 500 professionisti in pensione entro 10 anni

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Melania Salina
Melania Salina

Il Friuli-Venezia Giulia si trova di fronte a una sfida significativa nel campo della fisioterapia. Entro i prossimi dieci anni, oltre 500 fisioterapisti della regione raggiungeranno l’età pensionabile. Questa situazione sta sollevando preoccupazioni tra i professionisti del settore e le autorità regionali, spingendo a una riflessione urgente sulla necessità di adeguare la formazione e l’ingresso di nuovi laureati.

Un profilo della professione: cifre e statistiche

L’Ordine dei fisioterapisti del Friuli-Venezia Giuli ha fornito una panoramica dettagliata della situazione attuale. Con un’età media di 43 anni e una componente femminile del 64%, la regione conta attualmente 132 fisioterapisti ogni 100.000 abitanti, superiore al dato nazionale di 120/100.000.

Gli ambiti di maggiore attività comprendono il muscoloscheletrico e reumatologico (54,8%), il neurologico (17,1%), e il geriatrico e di comunità (13,2%). Le aree di minor attività includono il pediatrico e il cardio-respiratorio (2,9% ciascuno), con il settore sportivo che rappresenta solo l’1,7%.

La sfida della pensione

La proiezione demografica è chiara: nei prossimi dieci anni, circa il 30% dei fisioterapisti in Friuli-Venezia Giulia sarà in età pensionabile. Questo significa che più di 500 professionisti usciranno dal mercato del lavoro, mentre ogni tre anni solo 70 nuovi laureati entrano nella professione, un numero che fino al 2023 era limitato a 60. Questo squilibrio tra uscite e ingressi rappresenta una preoccupazione crescente, soprattutto in una regione che sta invecchiando.

La richiesta di maggiore formazione: l’appello di Melania Salina

Melania Salina, vicepresidente nazionale e presidente di Ofi Fvg, sottolinea l’importanza di aumentare il numero dei posti nei corsi triennali delle università. “Abbiamo bisogno di almeno 100 posti per anno accademico,” afferma Salina. Quest’anno, la Regione ha finalmente autorizzato 70 posti, rispetto ai 60 storici, con UniTs che ha aumentato i posti da 30 a 40. Tuttavia, Salina riconosce le complessità di questo aumento, inclusa la necessità di reperire tutor didattici e garantire la qualità della formazione.

La giornata mondiale della fisioterapia

La Giornata mondiale della fisioterapia, in programma per l’8 settembre, avrà un focus speciale sul mal di schiena. Questa giornata offre un’importante opportunità per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche e le strategie di prevenzione e trattamento di questa condizione diffusa. In coincidenza con l’evento, è stata dedicata una targa alla memoria del fisioterapista udinese Mauro Gugliucciello durante la conferenza di presentazione a Roma.

Il convegno di Udine: un’occasione di confronto

Il 21 settembre, si svolgerà a Udine un convegno organizzato dall’Ofi Fvg e dalla Sezione regionale di Aifi, in collaborazione con il Comune di Udine e l’Ufficio di Progetto Oms “Città Sane”. L’evento, che avrà luogo nella sala Valduga della CCIAA Pn-Ud, sarà un’importante occasione di confronto tra cittadini, associazioni e professionisti. L’obiettivo è condividere informazioni e conoscenze utili per comprendere meglio il mal di schiena e le strategie per affrontarlo.

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