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I 105 anni de L’impresa di Fiume, tra valorizzazione del territorio, falsi miti e innovazioni a Ronchi dei Legionari

L’evento, patrocinato da Il Vittoriale degli Italiani, si svolgerà mercoledì 11 settembre. Le interviste allo scrittore Tobias Fior e agli organizzatori. Boscarol primo ronchese a ricevere un premio inerente a d’Annunzio dal dopoguerra

Selena Bernardi

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Celebrazione del 105° Anniversario dell’Impresa di Fiume a Ronchi dei Legionari
Impresa di Fiume

RONCHI DEI LEGIONARI“Questo 11 settembre in occasione del 105. anniversario de L’impresa di Fiume, partita proprio da Ronchi la notte fra l’11 e il 12 settembre 1919, abbiamo deciso col Centro Studi Dannunziani e Patriottici – sfidando falsi miti e disinformazione dilagante – di celebrare l’inizio della storica marcia dei legionari dannunziani che portò alla conquista di Fiume con una serie di eventi aperti a tutta la cittadinanza: la posa alle ore 17.00 di una corona presso il monumento a Gabriele d’Annunzio e ai suoi legionari in località San Polo; alle ore 18.00 visita al Museo Dannunziano di Ronchi dei Legionari presso l’Antiquarium della Biblioteca Comunale ed infine la presentazione del libro di Renata d’Annunzio Montanarella “Una Donna” (Ianieri Editore), a cura di un grande studioso dannunziano, il friulano Tobias Fior e il conferimento del premio a Massi Boscarol per la valorizzazione della figura del Vate sul territorio” sono le parole di Cristiano Vignali, organizzatore della giornata di celebrazioni, giornalista che arriverà per l’occasione proprio dall’Abruzzo, terra natia di GdA. “Abbiamo scelto – per questa giornata patrocinata da Il Vittoriale degli Italiani – l’11 e non il 12 settembre, perché l’11 era il numero fortunato del d’Annunzio, giorno in cui compì anche la Beffa di Buccari in data 11 febbraio 1918 ed era ancora quindi l’11 quando partirono le prime colonne di legionari durante la notte” sottolinea lo storico di Chieti.

“Ronchi dei Legionari, nella biografia e successivamente nella mitografia di d’Annunzio è sicuramente un luogo simbolico, da qui partirà l’Impresa che lo consacrerà alla storia con la gestione per oltre cinquecento giorni di quella che egli stesso definì La città di vita: un poeta che governa un territorio, non era mai successo! Pertanto, presentare un libro qui, per uno studioso di GdA, è un passaggio cruciale, fondamentale, imprescindibile perchè rappresenta uno dei luoghi del Vate per eccellenza assieme a Pescara – dove nacque – e Gardone Riviera, dove edificò Il Vittoriale, la residenza-museo. Per questo, l’idea di Massi Boscarol di costituire il Triangolo culturale dannunziano Ronchi-Pescara-Gardone è straordinariamente… dannunziana, in quanto visionaria, ambiziosa e nel contempo assolutamente pragmatica, e per questo l’ho sostenuta e la sostengo pienamente!” intercala Tobias Fior, carnico di Verzegnis, scrittore e dannunzista che da anni collabora proprio con Il Vittoriale degli Italiani e che farà uscire a breve una biografia sulla figlia del Vate.

“Un’altra considerazione che mi è molto cara, ricollegandomi alla mia terra, il Friuli, e a quella che possiamo definire una delle grandi innovazioni del Nostro nella Carta del Carnaro che molto spesso passa (volutamente!) in sordina, è la tutela delle minoranze linguistiche, grande battaglia nella nostra regione da decenni e che il d’Annunzio aveva anticipato, nel suo stile di precursore dei tempi!” sottolinea Fior.

“Amo da sempre il d’Annunzio artista, il d’Annunzio visionario, il d’Annunzio anticipatore dei costumi, il d’Annunzio collezionista, il d’Annunzio influencer – come si dice oggi! – e naturalmente il d’Annunzio dandy!” sono le parole di Massi Boscarol, ronchese doc come ci tiene a sottolineare e che nella serata di mercoledì riceverà il Premio per la promozione della cultura dannunziana e del territorio. “E’ un grande onore per me ricevere questo premio e il fatto di essere probabilmente il primo ronchese ad ottenere un riconoscimento inerente a d’Annunzio dal dopoguerra, scardinando un muro di ignoranza e disinformazione, mi fa ben sperare per un futuro all’insegna della valorizzazione turistico-culturale della mia città proprio in chiave dannunziana – mio cavallo di battaglia! – operazione che porterebbe tra l’altro prestigio, visibilità e soprattutto lavoro dalle nostre parti.”

Purtroppo, nomini d’Annunzio a Ronchi dei Legionari e partono le polemiche politiche: “siamo riusciti ad organizzare questo evento nonostante gli ostacoli di franchi tiratori e dalla macchina del fango mossa da alcuni esponenti giuliani della politica nazionale, i quali dovrebbero pensare piuttosto a portare avanti gli interessi del paese per cui gli è stato conferito il mandato da parte degli elettori!” è il commento conclusivo di Roberto D’Amato, critico d’arte e co-organizzatore delle celebrazioni, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa.

Locandina evento 105° Anniversario dell’Impresa di Fiume a Ronchi dei Legionari

Locandina evento 105° Anniversario dell’Impresa di Fiume a Ronchi dei Legionari

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