Economia & Lavoro
Fnaarc: «Adeguare il tetto di deducibilità dell’auto, è fermo al 1986»
Fnaarc chiede al Governo l’adeguamento del tetto di deducibilità dell’auto, fermo al 1986 e non più adeguato ai prezzi attuali
In vista della prossima legge finanziaria nazionale, la Fnaarc, la Federazione degli agenti e rappresentanti di commercio aderente a Confcommercio, lancia un nuovo appello al Governo. L’obiettivo è uno: adeguare il tetto di deducibilità fiscale delle automobili, una richiesta che si fa sempre più urgente per chi lavora su strada come gli agenti di commercio.
Un paradosso che colpisce il mercato automobilistico
Secondo Massimiliano Pratesi, capogruppo di Confcommercio Fnaarc Udine, la situazione attuale rappresenta un vero e proprio paradosso. Il mercato delle immatricolazioni di auto è in calo – ad agosto si è registrato un decremento del 16% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Gli agenti di commercio, che utilizzano l’auto come strumento di lavoro essenziale, potrebbero contribuire significativamente al rilancio del settore automobilistico e alla transizione verso veicoli più ecologici. Tuttavia, sono frenati da un limite di deducibilità fiscale ormai obsoleto.
Un tetto fermo al 1986
La normativa attuale, che risale al 1986, prevede che gli agenti possano dedurre l’80% del costo dell’auto, ma solo fino a un massimo di 25.822 euro. Questa cifra, che poteva essere adeguata oltre 30 anni fa, oggi non rispecchia più i prezzi attuali del mercato automobilistico. I costi delle automobili, soprattutto quelle più sicure e moderne, sono notevolmente aumentati, rendendo il tetto attuale insufficiente per coprire le esigenze lavorative degli agenti.
L’importanza di un adeguamento fiscale
La richiesta della Fnaarc è chiara: un adeguamento del tetto di deducibilità per consentire agli agenti di commercio di acquistare veicoli più sicuri e adatti alle lunghe percorrenze. Gli agenti, spesso impegnati in spostamenti su tutto il territorio nazionale, necessitano di automobili confortevoli e affidabili per svolgere al meglio la loro attività. L’adeguamento permetterebbe loro di rinnovare il parco auto con veicoli più moderni, contribuendo così anche al rinnovamento del settore automotive.
Il ruolo della legge finanziaria
La Fnaarc auspica che il Governo possa cogliere l’occasione della stesura della legge finanziaria per prendere in considerazione questa istanza. Gli agenti di commercio, come sottolineato da Pratesi e dal presidente nazionale Alberto Petranzan, sono penalizzati nell’acquisto di un bene strumentale fondamentale per il loro lavoro. Allo stesso tempo, l’industria automobilistica, che vede un calo nelle vendite, potrebbe trarre vantaggio da un provvedimento che incentivi l’acquisto di nuovi veicoli da parte degli agenti.
Un appello anche al settore automotive
La Fnaarc non si rivolge solo al Governo, ma anche all’intero settore automobilistico. L’associazione chiede ai produttori e agli attori della filiera di supportare questa battaglia, che potrebbe portare benefici a tutto il comparto. Adeguare il tetto di deducibilità fiscale potrebbe infatti dare un impulso decisivo al mercato, favorendo nuove immatricolazioni e promuovendo la transizione verso veicoli più ecologici e sicuri.
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