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Economia & Lavoro

Friuli-Venezia Giulia, cresce l’occupazione nel primo semestre 2024

Nel primo semestre 2024, l’occupazione in Friuli-Venezia Giulia è aumentata del 1,4%, trainata dai settori dei servizi e delle costruzioni. Diminuiscono disoccupazione e inattività, ma cresce il ricorso alla cassa integrazione

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Varie tipologie di lavoratori - Friuli-Venezia Giulia, cresce l’occupazione nel primo semestre 2024
Varie tipologie di lavoratori (© Depositphotos)

Nel primo semestre del 2024, il Friuli-Venezia Giulia ha registrato un aumento significativo del tasso di occupazione, con un incremento dell’1,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Secondo i dati pubblicati dall’Istat e analizzati dall’Ires Fvg, il numero degli occupati ha raggiunto quota 526.500 unità, con una crescita complessiva di 7.100 persone. L’aumento ha interessato soprattutto i settori dei servizi e delle costruzioni, compensando il calo registrato nell’industria.

Crescita dell’occupazione femminile e nei servizi

Il ricercatore Alessandro Russo dell’Ires Fvg ha sottolineato come l’incremento abbia riguardato in particolare la componente femminile, con un +2,1% rispetto allo scorso anno, pari a 4.800 occupate in più. Un altro settore in forte espansione è quello dei servizi, che ha registrato un aumento di 9.400 occupati, mentre le costruzioni hanno segnato una crescita più contenuta, con 2.400 nuovi posti di lavoro. Di contro, l’industria ha subito un calo di 4.200 unità, riflettendo una situazione di incertezza nel comparto.

Tasso di occupazione oltre il 70%

Il tasso di occupazione della regione, calcolato per la fascia d’età tra i 15 e i 64 anni, ha superato il 70%, attestandosi al 70,2% nel secondo trimestre del 2024. Tuttavia, permane un significativo divario di genere: il tasso di occupazione maschile è del 75,8%, mentre quello femminile si ferma al 64,5%. Questo divario riflette una disparità strutturale nel mercato del lavoro regionale.

Calo della disoccupazione e degli inattivi

Un altro aspetto positivo dell’analisi è la riduzione del numero di persone in cerca di occupazione, che si attesta a 23.200 unità, con un calo di 2.300 disoccupati rispetto al 2023. Il tasso di disoccupazione è ora del 3,4%, con una leggera differenza tra uomini (3%) e donne (3,8%). Parallelamente, si registra una diminuzione delle persone inattive, ossia coloro che non lavorano né cercano un impiego, soprattutto nella componente maschile.

Aumento delle ore di cassa integrazione

Nonostante i segnali positivi sull’occupazione, è cresciuto anche il ricorso agli ammortizzatori sociali. Tra gennaio e luglio 2024, sono state autorizzate 9,6 milioni di ore di cassa integrazione, un aumento del 24,7% rispetto allo stesso periodo del 2023. L’incremento è stato più marcato per la cassa integrazione ordinaria (+31,7%), mentre quella straordinaria ha visto un aumento più contenuto (+9,6%).

Più aperture di partite iva

Il semestre si è chiuso anche con un incremento delle aperture di partite Iva, che hanno raggiunto quota 5.286, un +4,7% rispetto al 2023. Le aree di Pordenone e Gorizia hanno mostrato gli aumenti più significativi, con rispettivamente +9,1% e +7,3%, mentre Trieste ha registrato una crescita più contenuta. Questo aumento riflette una vivacità imprenditoriale che si contrappone a un contesto nazionale più stabile.

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