Martedì 17 settembre, al Circolo della Stampa di Trieste, il pubblico avrà l’occasione di scoprire un’opera che non solo arricchisce la conoscenza linguistica, ma anche quella naturalistica. Il nuovo libro di Nereo Zeper, intitolato “Piante e Animali in Dialetto Triestino”, si propone come una guida originale per riscoprire i nomi dialettali di flora e fauna locali, molti dei quali rischiano di essere dimenticati.
L’evento, che avrà luogo alle ore 17.30 presso la sede di Corso Italia 13, vedrà la partecipazione anche dello zoologo triestino Nicola Bressi, che accompagnerà Zeper in una chiacchierata vivace e ricca di spunti. Un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di natura e dialetto, ma anche per chi desidera approfondire le radici linguistiche di una regione tanto affascinante quanto complessa.
Un tesoro linguistico e naturalistico
Il libro di Nereo Zeper non è un semplice elenco di termini dialettali. Si tratta di un’opera unica che combina memoria storica e cultura locale, restituendo vita a parole che appartengono al passato ma che ancora oggi racchiudono un mondo di significati. Termini come “guato” (rospo), “cocal” (gabbiano), “sardon” (sardina), o altri più insoliti come “angusigolo” (picchio verde) e “strazacavei” (falco pecchiaiolo) riaffiorano dalle pagine, restituendo un legame profondo con il territorio.
Ma Zeper non si limita a catalogare queste parole: ogni termine è accompagnato da una descrizione dettagliata e da curiosità che arricchiscono la narrazione, rendendo il libro un vero e proprio viaggio nella natura del Friuli-Venezia Giulia. Una regione che, attraverso il dialetto, ha saputo mantenere vivo un legame con la sua biodiversità, pur trovandosi oggi a dover fare i conti con l’inevitabile modernizzazione.
Una lingua che racconta la natura
Il dialetto triestino è ricco di espressioni che descrivono non solo animali e piante, ma anche comportamenti e caratteristiche umane. Nella parte finale del libro, Zeper si diverte a esplorare come i nomi degli animali vengano utilizzati in senso figurato per descrivere atteggiamenti umani. Ad esempio, il termine “cagoia” viene usato per indicare qualcuno che si muove con lentezza, mentre una “mezamenola” rappresenta una persona instabile o insicura.
Questa sezione, arricchita dai disegni di Giulio Quarantotto, autore anche della copertina del libro, offre uno spunto di riflessione divertente su come la natura non sia solo un elemento esterno, ma una parte integrante del nostro modo di vedere il mondo e noi stessi. L’opera diventa così un invito a riscoprire non solo le parole, ma anche le storie e i modi di dire che hanno caratterizzato la vita quotidiana a Trieste.
Il valore del dialetto: identità e memoria
Nereo Zeper, nella sua introduzione al libro, sottolinea come il dialetto triestino sia strettamente legato alla natura, non solo per i nomi di animali e piante, ma anche per i mestieri che per secoli hanno modellato l’identità della città e della regione. Cacciatori, pescatori, agricoltori e venditori di frutta erano profondamente connessi con il mondo naturale, e ogni creatura aveva un nome che ne rifletteva le caratteristiche.
In un’epoca in cui molte di queste parole stanno scomparendo, Zeper si fa portavoce di una tradizione da non dimenticare, un patrimonio che appartiene a tutti e che merita di essere tramandato alle nuove generazioni. Con il suo libro, l’autore non solo raccoglie questi termini, ma li riporta in vita, ricordandoci l’importanza di mantenere viva la nostra eredità culturale.
Un appuntamento da non perdere
L’evento del 17 settembre rappresenta un’opportunità unica per approfondire questo tema affascinante. Con il supporto dello zoologo Nicola Bressi, Zeper offrirà una panoramica completa del suo lavoro, con aneddoti e approfondimenti che sapranno coinvolgere anche i più giovani. Il dialetto, spesso relegato al passato, torna così protagonista, dimostrando che la lingua è un elemento vivo e che continua a evolversi insieme alla società.
L’ingresso è libero e, per chi lo desidera, sarà possibile acquistare il libro al termine della presentazione. Un’opera consigliata a chiunque voglia riscoprire le radici linguistiche e culturali del Friuli-Venezia Giulia e, perché no, evitare di “fare i pedoci” (tirchi) su un’occasione così preziosa!
Dove acquistare il libro
Piante e Animali in Dialetto Triestino, già disponibile nelle librerie di Trieste e del Friuli-Venezia Giulia, è acquistabile anche online su Amazon e sul sito di e-commerce www.bora.la. Al costo di 12 euro, è disponibile anche in formato ebook per chi preferisce la lettura digitale. Un libro da avere, come ricorda lo stesso Zeper, per “no restar mus” e continuare a coltivare l’amore per la nostra terra e le sue parole.
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