Eventi & Cultura
Presentata la Mostra Regionale della Mela, tra cambiamenti climatici e nuove opportunità
La 53ª Mostra della Mela di Pantianicco si concentra su sfide climatiche e innovazioni agricole. Convegni su melicoltura, apicoltura e nuove colture, uniti a eventi culturali e degustazioni, offrono un’esperienza unica per il pubblico
La Mostra Regionale della Mela di Pantianicco giunge alla sua 53ª edizione e si conferma uno degli eventi più attesi del Friuli-Venezia Giulia, dal 27 al 29 settembre e dal 3 al 6 ottobre 2024. Organizzata dalla Pro Loco di Pantianicco, e presentata oggi nella Sala Kugy del Palazzo della Regione di Udine, con il sostegno della Regione e in collaborazione con diverse realtà locali, la manifestazione è un punto di riferimento per il settore agricolo, con un focus particolare su melicoltura e apicoltura. Quest’anno, però, l’attenzione si sposta sempre più sui cambiamenti climatici e le loro conseguenze devastanti, sia sulla produzione di mele che sulla biologia delle api.
Il calo della produzione di mele: una sfida climatica
La stagione 2023 ha visto un calo del 2,2% nella produzione di mele rispetto all’anno precedente, un dato significativo, considerata l’importanza della melicoltura in Friuli-Venezia Giulia. Le cause principali di questa diminuzione sono da ricondurre alle violente grandinate di luglio, che hanno danneggiato gravemente molti impianti. Nonostante la superficie dedicata alla coltivazione di mele si sia ridotta del 5,6%, la qualità del prodotto rimane alta, come dimostrano le 50 aziende partecipanti al Premio Mela Friuli 2024 e i 100 campioni di prodotti trasformati che gareggiano per il riconoscimento.
Malattie fungine emergenti e strategie di difesa
Un altro tema cruciale affrontato durante la Mostra sarà quello delle patologie fungine emergenti, un fenomeno che si sta amplificando a causa dei cambiamenti climatici. Il convegno tecnico “Funghi secondari e fumaggini del melo: problematiche in costante aumento”, previsto per il 28 settembre, metterà in luce l’importanza di individuare strategie di difesa efficaci contro queste malattie. Gli esperti illustreranno come le nuove condizioni climatiche, caratterizzate da inverni miti ed estati umide, abbiano favorito la diffusione di funghi, un tempo considerati secondari, ma che oggi rappresentano una vera minaccia per la filiera agricola.
Le perdite di raccolto dovute a questi patogeni sono in costante aumento, e i produttori regionali devono affrontare stress fisiologici che indeboliscono ulteriormente i meleti. Durante il convegno, si discuteranno soluzioni e tecniche di monitoraggio basate sulle conoscenze biologiche delle malattie, al fine di limitare i danni futuri.
Apicoltura e cambiamenti climatici: un rischio per le api
L’apicoltura è un settore fondamentale per l’ecosistema e l’agricoltura, poiché le api svolgono un ruolo insostituibile nell’impollinazione. Tuttavia, il settore apistico sta affrontando sfide sempre più complesse. Il convegno del 3 ottobre, intitolato “Impatto dei cambiamenti climatici su api e apicoltura”, metterà in luce le drammatiche conseguenze del cambiamento climatico sulle api e sulla produzione di miele.
Gli eventi climatici estremi, come ondate di calore e piogge improvvise, influenzano la fioritura delle piante e, di conseguenza, il ciclo di vita delle api. Questo fenomeno riduce drasticamente la disponibilità di fiori, fonte primaria di cibo per le api, compromettendo la produzione di miele e mettendo a rischio la sopravvivenza delle colonie. Esperti del settore analizzeranno anche l’aumento della pressione di parassiti e patogeni, che stanno rendendo l’apicoltura sempre più difficile da sostenere.
Nuove opportunità, dalla canapa alla diversificazione agricola
Nonostante le difficoltà, la Mostra di Pantianicco evidenzia anche le nuove opportunità per l’agricoltura. Un’attenzione particolare sarà rivolta alla coltivazione della canapa, che potrebbe rappresentare una via di diversificazione produttiva interessante per i coltivatori regionali. Durante la manifestazione, verranno esaminati i vantaggi di questa coltura, che si adatta bene alle condizioni climatiche locali e offre molteplici impieghi, dall’industria tessile alla bioedilizia.
Una festa tra tradizione e innovazione
Oltre agli incontri tecnici e ai dibattiti sul futuro dell’agricoltura, la Mostra Regionale della Mela è anche una grande festa per tutta la comunità. Il programma prevede numerosi eventi di intrattenimento e cultura, adatti a tutte le età. Tra questi, la tradizionale Marcia tra i Meli, il raduno Piaggio, la gara ciclistica e numerosi appuntamenti musicali e danzanti. Le serate country con la Silverado Country Band, i balli popolari e i DJ set promettono di animare la manifestazione.
Non mancheranno le degustazioni di prodotti locali, dalle mele fresche ai numerosi trasformati come succhi, sidro e aceto di mele. Gli amanti della cucina tradizionale potranno deliziarsi con le Pomelle, le celebri frittelle di mele di Pantianicco, rinomate per la loro prelibatezza.
Concorso dolci a base di mele e miele: creatività in cucina
Un momento particolarmente atteso è il Concorso dolci a base di mele e miele, che si terrà il 5 ottobre. I partecipanti potranno sfidarsi nella preparazione di dolci creativi, utilizzando i due ingredienti simbolo della manifestazione: le mele e il miele. La premiazione avrà luogo nella serata, seguita da un concerto dell’orchestra Giuliano e i Baroni, che chiuderà la giornata all’insegna del buon umore e del divertimento.
Un legame profondo con la terra
La Mostra Regionale della Mela non è solo un’occasione di festa, ma anche un momento di riflessione sul legame profondo tra le comunità agricole e il loro territorio. In un mondo sempre più segnato dai cambiamenti climatici, l’evento rappresenta un’opportunità per confrontarsi sulle sfide future e le strategie per mantenere viva una tradizione secolare, quella della coltivazione delle mele, che ha radici profonde in Friuli-Venezia Giulia.
La tradizione agricola e la consapevolezza delle opportunità innovative sono i pilastri su cui si basa questa manifestazione, che continua ad attrarre visitatori da tutta la regione, unendo generazioni diverse in un progetto comune di sostenibilità e valorizzazione del territorio.
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