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Incidenti stradali a Trieste: un pedone investito ogni due giorni

Ogni due giorni un pedone investito a Trieste: i dati allarmanti del 2023 evidenziano la necessità di maggiore sicurezza stradale

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Pedoni - incidenti stradali Trieste
Pedoni (© Depositphotos)

Ogni due giorni a Trieste un pedone viene investito. Questo è quanto emerge dal report statistico sui sinistri stradali del 2023, presentato dall’Automobile Club Italiano in collaborazione con il Comune di Trieste. I dati mettono in luce un fenomeno preoccupante, in cui velocità, mancato rispetto della segnaletica e distrazioni alla guida, come l’uso del cellulare, sono tra le principali cause degli incidenti.

Un 2023 preoccupante: il 20% dei sinistri coinvolge pedoni

Nel 2023, a Trieste, sono stati registrati 158 pedoni investiti, suddivisi tra 75 uomini e 83 donne. Questo dato rappresenta il 20% del totale degli incidenti avvenuti nel capoluogo friulano, e il 16% del totale dei feriti. Tra i sinistri con esiti mortali, i pedoni costituiscono un’alta percentuale: dei cinque morti registrati nel 2023, due erano pedoni, pari al 40% dei decessi per incidenti stradali.

L’età delle vittime pedonali è significativa: i due pedoni deceduti rientravano in una fascia compresa tra i 45 e i 65 anni. Questa fascia d’età sembra particolarmente vulnerabile, evidenziando la necessità di politiche di prevenzione e maggiore attenzione per le categorie più a rischio.

Il confronto con il 2022: cambiamenti minimi

Il confronto tra il 2023 e l’anno precedente mostra che la situazione è rimasta pressoché invariata. Nel 2022, il numero di pedoni investiti era di 150, una media di un investimento ogni due giorni e mezzo. Anche in questo caso, i pedoni rappresentavano il 12,5% del totale dei feriti.

L’analisi del report evidenzia che nel 2022, la maggior parte dei pedoni è stata investita da autovetture (65,5%), mentre il 18,6% è stato investito da mezzi a due ruote a motore. Questo dato pone l’accento non solo sulla pericolosità degli automobilisti, ma anche su quella dei motociclisti, che contribuiscono in modo significativo agli incidenti pedonali.

Altri utenti della strada coinvolti: i ciclisti

Non sono solo i pedoni a essere vittime di incidenti. Il report segnala anche 50 ciclisti coinvolti in sinistri durante il 2022, con un morto. La crescente diffusione della mobilità sostenibile, rappresentata da biciclette e monopattini, richiede un’attenzione particolare sia da parte dei conducenti di veicoli a motore, sia da parte dei ciclisti stessi, che devono rispettare le regole del codice della strada per la propria sicurezza.

Le cause principali: velocità e distrazione

Durante la conferenza stampa di presentazione del report, è stato sottolineato come la velocità e le distrazioni alla guida siano tra le principali cause degli incidenti. L’utilizzo del telefono cellulare durante la guida è stato identificato come un fattore chiave che contribuisce agli incidenti stradali, insieme al mancato rispetto della segnaletica.

Nonostante i numeri siano relativamente stabili anno dopo anno, resta chiaro che una maggiore educazione stradale e controlli più rigorosi potrebbero ridurre il numero di sinistri, soprattutto quelli che coinvolgono pedoni e ciclisti, che sono tra i soggetti più vulnerabili sulla strada.

I costi sociali degli incidenti

Uno degli aspetti meno visibili ma altrettanto rilevanti riguarda i costi sociali legati agli incidenti stradali. Secondo il report, nel 2023 questi costi sono diminuiti di oltre 24 milioni di euro rispetto all’anno precedente, con un risparmio medio di 65 euro per residente. Si tratta di un risparmio significativo che dimostra come una guida più prudente non solo salvaguarderebbe vite umane, ma comporterebbe anche benefici economici per la collettività.

Questo risparmio potrebbe essere reinvestito in infrastrutture o in servizi pubblici, migliorando la qualità della vita dei cittadini. La riduzione degli incidenti avrebbe quindi un impatto positivo non solo sulle vittime e le loro famiglie, ma sull’intera comunità.

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