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Mal di schiena: un problema da 700 milioni in FVG

Il mal di schiena colpisce l’84% della popolazione in FVG, ma fisioterapia e sport possono ridurre costi e cronicizzazione

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Uomo con il mal di schiena
Uomo con il mal di schiena (©Depositphotos )

Il mal di schiena rappresenta una delle problematiche sanitarie più diffuse e onerose in Friuli Venezia Giulia, con una spesa annuale che supera i 700 milioni di euro. Questo dato allarmante è stato presentato durante un convegno organizzato dall’Ordine dei fisioterapisti del Friuli-Venezia Giulia, evidenziando quanto questa patologia impatti sul sistema sanitario e sociale, tra visite mediche, farmaci e assenze dal lavoro. Nonostante la gravità della situazione, la buona notizia è che gran parte dei casi di lombalgia può essere efficacemente gestita attraverso un percorso fisioterapico mirato.

Cause e gestione del mal di schiena

Come spiegato dalla presidente regionale dell’Ordine dei Fisioterapisti, Melania Salina, nel 90% dei casi il mal di schiena non è riconducibile a patologie gravi. Le cause sono spesso multifattoriali e legate a stili di vita scorretti, posture errate o carenze nell’attività fisica. Ciò che rende questo fastidio particolarmente insidioso è la sua tendenza a cronicizzare se non affrontato adeguatamente.

Salina ha sottolineato che il trattamento fisioterapico è uno dei rimedi più sicuri ed efficaci: attraverso esercizi specifici e personalizzati, anche chi soffre di ernie può continuare a mantenersi attivo. La chiave è la prevenzione, che può essere attuata fin dalla giovane età, grazie a interventi educativi nelle scuole e a programmi di attività fisica regolare.

Sport e movimento: alleati contro il mal di schiena

L’attività fisica è uno dei pilastri della prevenzione del mal di schiena. Secondo il fisioterapista Manuel Vidoni, l’84% della popolazione sperimenta almeno una volta nella vita il mal di schiena, con una prevalenza maggiore tra le donne di età compresa tra i 40 e i 60 anni. Tuttavia, l’incidenza di questa patologia diminuisce tra chi pratica regolarmente sport.

Vidoni ha evidenziato l’importanza di rimanere attivi anche in caso di mal di schiena acuto, adattando l’esercizio al livello di dolore. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, correre e sollevare pesi non solo sono attività sicure, ma possono persino migliorare la resistenza dei dischi intervertebrali e la salute della schiena. L’importante è svolgere queste attività in modo consapevole e guidato da professionisti.

La schiena va a scuola: prevenzione fin da piccoli

La prevenzione del mal di schiena deve iniziare fin dall’infanzia. Questo è l’obiettivo del progetto “La schiena va a scuola”, presentato da Nina Luxa del Gruppo di interesse specialistico (Gis) di fisioterapia pediatrica dell’Aifi Fvg. Il progetto coinvolge bambini, insegnanti e genitori con l’obiettivo di promuovere comportamenti corretti e stili di vita sani che prevengano l’insorgenza del mal di schiena già in età scolare.

Attraverso interventi educativi e attività pratiche, il programma ha già raggiunto oltre 1.200 bambini nelle scuole del Friuli Venezia Giulia, aiutandoli a comprendere l’importanza della postura, del movimento e di un corretto utilizzo dello zaino scolastico.

L’importanza dell’esercizio terapeutico nella terza età

Il mal di schiena non risparmia nemmeno la popolazione anziana, ma anche in questa fascia d’età l’esercizio fisico può essere determinante. Come spiegato da Elisa Calligaris e Lara Del Mestre, esperte nella gestione della fisioterapia per l’invecchiamento attivo, un approccio personalizzato all’attività fisica è fondamentale per contrastare le conseguenze del mal di schiena negli anziani.

Attraverso esercizi specifici e sotto la guida di un fisioterapista, è possibile ridurre il dolore e migliorare la qualità della vita, consentendo agli anziani di mantenersi attivi e autonomi. Il messaggio chiaro è che l’esercizio terapeutico è uno strumento cruciale per la gestione del mal di schiena nella terza età.

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