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Traffico di droga: l’operazione “El Loco” porta arresti anche in Friuli-Venezia Giulia

Maxi operazione contro il traffico di droga in Sicilia: 9 arresti e sequestro di 18 kg di cocaina, 41 kg di hashish e 50 kg di marijuana

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Droga sequestrata
Droga sequestrata ( © Depositphotos)

Nell’ambito dell’operazione “El Loco”, coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, è stata condotta un’importante azione di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti che ha avuto ripercussioni anche nel Friuli-Venezia Giulia. Le fiamme gialle del comando provinciale di Catania, in collaborazione con unità del nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche di Roma, hanno messo in atto misure cautelari nei confronti di nove individui, accusati di traffico organizzato e spaccio di droga. Le indagini hanno portato all’emissione di provvedimenti da parte del Giudice per le indagini preliminari, evidenziando il grave fenomeno del traffico di stupefacenti con aggravante della transnazionalità.

La struttura delle organizzazioni criminali

Le indagini, condotte dal gruppo operativo antidroga del Gico del nucleo di polizia economico-finanziaria di Catania, hanno permesso di delineare la struttura di due organizzazioni criminali attive nel traffico di droga tra l’Italia, la Spagna e Malta. Attraverso attività investigative approfondite, tra cui intercettazioni e servizi di osservazione, gli inquirenti hanno scoperto un modus operandi sofisticato che prevedeva l’importazione e la distribuzione di cocaina, hashish e marijuana.

La capacità di gestire le piazze di spaccio locali da parte di queste organizzazioni ha messo in luce la loro pervasività nel mercato locale, che ha raggiunto anche il Friuli-Venezia Giulia.

Dettagli sul primo gruppo criminale

Il primo gruppo, composto da cinque membri principali, operava nell’hinterland etneo e nella provincia di Siracusa. Tra i protagonisti figurano Rocco Ferrara e Giuseppe Carmelo Maria Siscaro, che gestivano l’approvvigionamento di stupefacenti dalla Spagna e la loro distribuzione in Italia e Malta. Siscaro, in particolare, è stato identificato come uno dei promotori dell’organizzazione, coordinando gli acquisti e la vendita della droga.

Dall’altra parte, Antonino Gianluca Stuppia, sebbene detenuto, dirigeva le operazioni tramite membri fidati come Pasqualino Ranno e Massimo Raffaele Serra, responsabili del trasporto e della vendita al dettaglio. Quest’organizzazione avrebbe anche avuto legami con Salvuccio Lombardo, noto come “Salvucciu u ciuraru”, affiliato al clan Cappello-Bonaccorsi, il quale si sarebbe rivelato uno degli investitori in carichi di marijuana.

Il secondo gruppo e la vendita al dettaglio

Il secondo gruppo, anch’esso capeggiato da Ranno, si occupava principalmente della vendita al dettaglio nelle piazze di spaccio locali. Questo gruppo sfruttava i canali di approvvigionamento dell’altro gruppo, contribuendo così a un efficiente sistema di distribuzione. Tra i membri, Sebastiano Scalia e Salvatore Leanza si sono distinti per la loro responsabilità nella gestione della droga a livello locale, evidenziando la collaborazione tra diversi gruppi criminali. Nonostante la loro attività fosse concentrata in Sicilia, i legami transnazionali hanno portato a arresti anche in Friuli, segno della diffusione del fenomeno.

Maxi sequestro di droga e misure cautelari

Nel corso delle operazioni, le forze dell’ordine hanno effettuato maxi sequestri di sostanze stupefacenti, con oltre 18 chili di cocaina, 41 chili di hashish e 50 chili di marijuana confiscati. Le misure cautelari personali sono state emesse per i nove indagati, ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. Inoltre, il giudice ha disposto il sequestro preventivo di beni mobili e immobili per un valore complessivo di 485.000 euro, ritenuti il profitto del traffico di droga.

La risposta della comunità

L’operazione “El Loco” rappresenta un significativo passo avanti nella lotta contro il traffico di stupefacenti in Sicilia e nelle regioni italiane, come il Friuli-Venezia Giulia. Le forze dell’ordine hanno dimostrato la loro capacità di coordinarsi e collaborare efficacemente per affrontare un fenomeno complesso e pervasivo. La comunità locale può trarre un importante insegnamento da queste operazioni, poiché il contrasto alla criminalità organizzata richiede l’impegno di tutti. La sensibilizzazione sui temi della legalità e della sicurezza rimane cruciale per prevenire il diffondersi di simili fenomeni nel futuro.

In conclusione, l’operazione “El Loco” segna un’importante vittoria contro il traffico di droga, ma la lotta è tutt’altro che conclusa. La collaborazione tra le forze dell’ordine e la comunità rappresenta la chiave per un futuro più sicuro e libero da criminalità

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