Trieste
Boom degli affitti brevi a Trieste: un fenomeno in crescita
A Trieste cresce il fenomeno degli affitti brevi, con un impatto significativo su residenti e giovani in cerca di casa
Negli ultimi due anni Trieste ha vissuto un vero e proprio boom degli affitti brevi per uso turistico. Uno studio condotto da Smart Land srl, società veneta specializzata in consulenze nel real estate e nella pianificazione urbana, ha evidenziato che “un giorno sì e uno no” un’abitazione della città viene convertita in alloggio turistico. I dati, presentati in una tavola rotonda nell’ambito delle celebrazioni per il centenario del Collegio provinciale geometri e geometri laureati di Trieste, mostrano un cambiamento significativo nel mercato immobiliare triestino.
L’economista territoriale Federico Della Puppa, che ha illustrato i risultati della ricerca, ha sottolineato come fino a poco tempo fa Trieste fosse immune da questo fenomeno. Tuttavia, negli ultimi due anni, l’offerta di affitti brevi è esplosa, parallelamente a un aumento del turismo, con un incremento del 15% degli arrivi e del 30% delle presenze in città.
Un tessuto urbano in evoluzione
La città di Trieste, caratterizzata da un progressivo invecchiamento della popolazione, sta vivendo una trasformazione importante. Se da un lato perde residenti a causa del bilancio negativo tra nati e morti (-9.000 abitanti negli ultimi 20 anni), dall’altro registra un saldo positivo tra immigrati ed emigrati, con un incremento di 6.500 persone. Questo dato rivela una capacità di attrazione per nuove fasce di popolazione, soprattutto provenienti da altre regioni italiane, che potrebbero diventare i residenti della Trieste del futuro.
Uno degli aspetti più critici è il rapporto tra giovani e anziani: attualmente ci sono 100 giovani ogni 300 anziani, un dato che testimonia l’invecchiamento della città. Tuttavia, come ha sottolineato Della Puppa, Trieste è paradossalmente giovane rispetto ad altre 13 città metropolitane di pari dimensioni, grazie alla presenza di una popolazione universitaria dinamica e di nuove categorie sociali che trovano nella città un punto di attrazione.
Il ruolo degli studenti universitari
Un ruolo chiave nel futuro di Trieste è giocato dagli studenti universitari. Secondo lo studio, gli studenti rappresentano quasi il 10% della popolazione cittadina, con 17.000 studenti iscritti all’Università di Trieste, ai quali si aggiungono ricercatori e altre figure legate al mondo accademico, per un totale di circa 20.000 persone. Di questi, circa 8.500 studenti vivono stabilmente a Trieste, mentre gli altri sono pendolari.
Gli affitti per gli studenti sono un altro elemento cruciale nel dibattito sul futuro residenziale della città. Solo poco più di 500 studenti riescono a trovare alloggio in abitazioni destinate specificamente a loro, mentre il resto deve rivolgersi al mercato libero, spesso in concorrenza con i turisti. Questa situazione rende difficile trattenere i giovani in città dopo il termine degli studi, poiché la mancanza di accessibilità ai servizi, in primis la casa, spinge molti a cercare opportunità lavorative altrove.
La sfida degli affitti brevi
Il fenomeno degli affitti brevi rappresenta una sfida complessa per Trieste. Da un lato, il turismo ha portato a un aumento della domanda di alloggi temporanei, favorendo l’espansione di questo tipo di affitto. Dall’altro, questa tendenza rischia di aggravare le difficoltà per i residenti, soprattutto per le fasce più giovani e per chi cerca un alloggio a lungo termine.
Trieste, come ha spiegato Della Puppa, è una delle città italiane con la più alta percentuale di abitazioni pubbliche rispetto al totale delle abitazioni disponibili, il che permette al Comune di gestire in parte la residenzialità. Tuttavia, circa il 20% della popolazione vive in affitto, e nel 2023 si sono registrati 245 casi di sfratti. Questo dato evidenzia una situazione delicata, in cui l’espansione degli affitti turistici potrebbe esacerbare le problematiche legate alla casa.
Prospettive future per la città
Guardando al futuro, uno degli obiettivi chiave per Trieste sarà riuscire a bilanciare la crescita del turismo con le esigenze dei residenti. La città ha tutte le potenzialità per continuare ad attrarre giovani e studenti, ma sarà necessario creare le condizioni per trattenere queste nuove generazioni, garantendo l’accesso ai servizi essenziali, tra cui l’abitazione.
Come ha concluso Della Puppa, “il primo bisogno è riuscire a dare un’abitazione non solo a chi la chiede, ma anche a chi potrebbe abitare qui in futuro”. La sfida sarà quindi quella di conciliare la rigenerazione urbana con la creazione di opportunità per i nuovi residenti, evitando che il fenomeno degli affitti brevi diventi un ostacolo allo sviluppo sostenibile della città.
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