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La Corsa del Ricordo, quando lo sport custodisce la memoria

La Corsa del Ricordo 2024, con partenza dalla Foiba di Basovizza, unisce sport e memoria storica, promuovendo valori di pace e consapevolezza. Un evento che richiama l’importanza del ricordo delle Foibe e dell’esodo italiano

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L'assessore Fabio Scoccimarro alle premiazioni della Corsa del Ricordo
L'assessore Fabio Scoccimarro alle premiazioni della Corsa del Ricordo

La Corsa del Ricordo rappresenta molto più di una competizione sportiva. Giunta alla sua 7^ edizione, la gara di circa 9,9 km, che si svolge nei pressi della Foiba di Basovizza, è un simbolo di come lo sport possa veicolare valori fondamentali come il rispetto e la consapevolezza storica. Quest’anno, l’evento ha visto la partecipazione di atleti da tutta Italia, confermando la sua importanza sia a livello sportivo che sociale.

Lo sport come veicolo di valori storici e umani

L’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, Fabio Scoccimarro, ha sottolineato durante la cerimonia di premiazione come la Corsa del Ricordo non sia solo una competizione, ma un’occasione per riflettere su una pagina dolorosa della storia italiana. Ricordare le Foibe e l’esodo degli italiani dall’Istria, Fiume e Dalmazia non è solo un dovere morale, ma anche un impegno concreto per costruire un futuro di pace e giustizia.

Scoccimarro ha evidenziato come lo sport, attraverso eventi come la Corsa del Ricordo, possa diventare un ponte tra le generazioni, permettendo ai giovani di avvicinarsi a temi storici complessi ma fondamentali per la comprensione dell’identità individuale e collettiva.

L’impegno dello sport per la memoria storica e per la costruzione di un futuro migliore

La Corsa del Ricordo è un chiaro esempio di come lo sport possa contribuire alla divulgazione della memoria storica. Attraverso la passione e l’impegno degli atleti, si promuove un messaggio di unità e riconciliazione. Durante l’evento, è stato anche espresso l’auspicio di cancellare la scritta offensiva “Tito” sul Monte Cocusso, sostituendola con un simbolo di amore e pace, come la croce cristiana, capace di unire italiani e sloveni.

Scoccimarro ha ricordato l’importanza di preservare il ricordo delle Foibe e degli esuli istriani per evitare che simili atrocità si ripetano. In tempi di conflitti e violenze politiche, la democrazia e i diritti umani sono fragili, e solo una memoria storica condivisa può servire da monito per le generazioni future. Lo sport, con la sua capacità di coinvolgere i giovani, diventa quindi uno strumento prezioso per trasmettere questi valori.

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