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Trieste al centro dell’esplorazione interstellare: le nuove frontiere della SISSA

Gli scienziati della SISSA di Trieste esplorano nuove frontiere per la ricerca di vita extraterrestre e l’esplorazione interstellare

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La Terra e Marte
La Terra e Marte ( © Depositphotos)

L’esplorazione interstellare, un tema affascinante e sempre più rilevante, è entrata nell’orizzonte di fattibilità secondo il professor Carlo Baccigalupi, docente di fisica e coordinatore del corso di dottorato in astrofisica e cosmologia alla SISSA di Trieste. Durante la tavola rotonda intitolata “Alla ricerca di intelligenza extra-terrestre”, tenutasi nella giornata conclusiva del festival della ricerca Trieste Next, diversi studiosi hanno illustrato i progressi della ricerca scientifica nell’ambito della vita extraterrestre e delle esplorazioni spaziali.

Il progetto Starshot: verso Proxima Centauri

Uno dei temi centrali affrontati durante l’incontro è stato il progetto Breakthrough Starshot, un’iniziativa che punta a inviare micro-sonde nello spazio interstellare, con l’obiettivo di raggiungere il sistema stellare più vicino, Proxima Centauri, distante circa 4,34 anni luce. Baccigalupi ha descritto il progetto come un’idea rivoluzionaria: “Sono in fase di progettazione piccole vele di dimensioni nell’ordine di un metro quadro, dotate di sofisticate fotocamere”.

Queste micro-sonde, alimentate da potenti laser dalla Terra, potrebbero viaggiare al 20% della velocità della luce, coprendo la distanza in circa venti anni. “Scattando immagini di Proxima B, il pianeta nella fascia abitabile del sistema Proxima, le sonde ci manderanno dati in soli quattro anni,” ha spiegato il docente. Questo approccio rappresenta un passo significativo verso l’esplorazione diretta di mondi lontani, potenzialmente capaci di ospitare forme di vita extraterrestre.

La ricerca alla SISSA: astrobiologia e astrochimica

Il tema della ricerca di vita oltre l’atmosfera terrestre si concentra attualmente su forme di vita microscopiche, con la disciplina dell’astrobiologia in continua crescita. Questo settore è di particolare interesse per Trieste, dove la SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati) gioca un ruolo chiave nello sviluppo di ricerche legate all’astrochimica. Questo ramo studia la formazione di molecole complesse, anche prebiotiche, nelle galassie, compresa la nostra.

La professoressa Francesca Perrotta, a capo di vari progetti nel settore, collabora con istituti scientifici di tutto il mondo per esplorare la complessità delle molecole nello spazio interstellare, ponendo le basi per la comprensione di come possano formarsi condizioni favorevoli alla vita al di fuori del nostro pianeta. Queste ricerche rappresentano un punto di partenza fondamentale per la futura esplorazione di altri mondi.

Marte e le lune di Giove: nuove sfide per la scienza

Oltre all’esplorazione interstellare, un altro obiettivo ambizioso riguarda il pianeta Marte. Baccigalupi ha sottolineato l’importanza di inviare missioni in grado di scavare sotto la superficie del pianeta rosso alla ricerca di molecole complesse, residui di processi biologici o tracce di antichi metabolismi. Tuttavia, non è solo Marte a suscitare l’interesse della comunità scientifica.

Le lune di Giove, in particolare Europa e Ganimede, sono oggetto di crescente attenzione per i loro scenari affascinanti. Le sonde che orbitano attorno a Giove hanno rilevato sbuffi di vapore acqueo fuoriuscire dalle superfici ghiacciate di queste lune, come se fossero geyser che eruttano da oceani sommersi. Questo fenomeno potrebbe indicare la presenza di acqua liquida sotto la crosta ghiacciata, un ambiente potenzialmente favorevole allo sviluppo di vita.

“È stato già individuato materiale organico all’interno di questi geyser,” ha dichiarato Baccigalupi. La prossima sfida sarà inviare strumenti sofisticati per analizzare questi getti e determinare se vi siano processi metabolici in atto, che potrebbero produrre molecole complesse facilmente rilevabili.

Verso nuovi orizzonti

L’incontro a Trieste Next ha offerto una visione entusiasmante del futuro dell’esplorazione spaziale e della ricerca di vita extraterrestre. Le sfide sono molteplici, ma i progressi tecnologici e scientifici, come dimostrato dai progetti in fase di sviluppo, aprono nuovi orizzonti per l’umanità. Trieste, con la sua eccellenza scientifica rappresentata dalla SISSA, continua a essere un centro di riferimento internazionale in questo campo, contribuendo in modo significativo al cammino verso la scoperta di forme di vita al di fuori del nostro pianeta.

La speranza di trovare tracce di vita su Marte, nelle lune di Giove o nei pianeti intorno a Proxima Centauri non è più solo un sogno fantascientifico, ma un obiettivo concreto che la scienza potrebbe raggiungere nei prossimi decenni.

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