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Fvg avanza con un patentino per proprietari di razze canine pericolose

La Regione Fvg chiede un patentino obbligatorio per i proprietari di cani di razze pericolose dopo una serie di aggressioni

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Pitbull - patentino cani
Pitbull ( © Pexels)

Recentemente, la Regione Friuli-Venezia Giulia ha avviato un’importante iniziativa per affrontare un tema cruciale legato alla sicurezza pubblica. La mozione, presentata dalla consigliera Maddalena Spagnolo (Lega), mira a richiedere al Governo l’introduzione di un patentino obbligatorio per i proprietari di cani appartenenti a razze considerate potenzialmente pericolose. Questo provvedimento è stato discusso e approvato in Aula con un voto unanime, evidenziando un consenso trasversale sull’importanza della questione.

La proposta nasce da una serie di episodi allarmanti avvenuti nella regione, in cui diverse persone sono state aggredite da cani di razze come i pitbull, riportando in alcuni casi gravi lesioni. Spagnolo ha sottolineato che l’attuale normativa nazionale, che risale al 2013 e si basa su un’ordinanza contingibile e urgente, limita le possibilità d’intervento delle Regioni. La necessità di un intervento normativo si fa sempre più urgente, considerando la crescente incidenza di questi incidenti.

L’impatto sui canili e la necessità di formazione

Uno degli aspetti più preoccupanti emersi dalla discussione è l’aumento del numero di cani molossi abbandonati nei canili. Questo fenomeno è strettamente legato alla difficoltà dei proprietari di gestire animali di razza. Spagnolo ha portato come esempio il canile di Staranzano, che attualmente ospita un numero elevato di cani molossi, molti dei quali risultano difficilmente adottabili. La situazione non solo crea una pressione sui canili, ma comporta anche un significativo impatto economico sui Comuni, che si trovano a dover gestire le spese per le cure di questi animali.

La proposta di introdurre un patentino obbligatorio per i proprietari di cani non è solo una misura per garantire la sicurezza, ma rappresenta anche un’opportunità per educare e formare i proprietari sulla corretta gestione degli animali. Questo approccio preventivo potrebbe ridurre il numero di abbandoni e migliorare la qualità della vita sia per i cani che per le comunità.

Il dibattito e l’approvazione unanime

La mozione ha ricevuto un’accoglienza positiva anche da parte delle Opposizioni. Enrico Bullian (Patto per l’Autonomia-Civica Fvg) ha riconosciuto la rilevanza del problema, pur ricordando che esistono già strumenti normativi regionali, come la legge del 2012, che potrebbero essere migliorati. D’altro canto, Serena Pellegrino (Avs) ha proposto di estendere la formazione obbligatoria a tutti i proprietari di cani, non solo quelli di razze pericolose, e di istituire un tavolo operativo per promuovere buone pratiche di affido e gestione dei cani.

Spagnolo ha respinto l’idea di creare un regolamento regionale ad hoc, sottolineando che sarà il Governo, una volta conferita la competenza alle Regioni, a regolamentare la questione. Tuttavia, ha confermato che sono già in corso dialoghi con i portatori di interesse, evidenziando l’impegno della Regione a garantire un approccio coordinato.

L’intervento dell’assessore Riccardo Riccardi

In chiusura del dibattito, l’assessore alla Salute della Regione Fvg, Riccardo Riccardi, ha rimarcato l’importanza della mozione per sostenere i Comuni nei casi di ricusazione di cani e per fornire aiuti per le cure veterinarie. “Questa mozione rappresenta un ulteriore passo avanti nella gestione di problematiche legate alla sicurezza pubblica e al benessere degli animali”, ha concluso Riccardi, sottolineando l’importanza di una legislazione che tenga conto sia della sicurezza dei cittadini che del benessere degli animali.

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