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Melanoma in Friuli-Venezia Giulia: allerta per l’incidenza record

Il Friuli-Venezia Giulia registra la più alta incidenza di melanoma in Italia. Prevenzione e sensibilizzazione sono fondamentali

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Esposizione al sole
Esposizione al sole (© Depositphotos)

Il Friuli-Venezia Giulia detiene il triste primato di essere la regione italiana con la più alta incidenza di melanoma, una forma aggressiva di tumore della pelle. Secondo la dottoressa Iris Zalaudek, professoressa ordinaria e direttrice della clinica dermatologica e centri MST presso l’Università di Trieste e ASUGI, “l’incidenza nella nostra regione si aggira intorno a 25 casi ogni 100mila abitanti”, un dato allarmante se si considera che la media nazionale è di circa 12 casi ogni 200mila abitanti. Questi numeri pongono la regione giuliano-isontina in una posizione di particolare vulnerabilità.

Nel corso di una recente conferenza stampa, la dottoressa Zalaudek ha evidenziato come nel solo anno scorso siano stati diagnosticati oltre 500 casi di melanoma nella regione. Questa malattia, spesso associata a una prolungata esposizione solare senza adeguata protezione, non colpisce solo le persone anziane, ma può manifestarsi già a partire dai 20 anni, facendo emergere la necessità di interventi di prevenzione precoce e mirata.

Melanoma e patologie cutanee: un allarme per tutte le età

Il melanoma, purtroppo, non è l’unica patologia cutanea legata all’esposizione solare. La dottoressa Zalaudek ha infatti messo in luce come ci siano altre forme tumorali della pelle meno letali, ma comunque diffuse e pericolose, come il carcinoma basocellulare, la cheratosi attinica e il carcinoma squamoso. Queste patologie, sebbene meno aggressive rispetto al melanoma, possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti.

“La probabilità che un uomo di 60 anni nel Friuli-Venezia Giulia sviluppi un tumore non melanoma nei prossimi anni è di uno su tre, se non uno su due,” ha spiegato la dottoressa. Si tratta di tumori che spesso si manifestano su testa e collo e, nonostante siano meno letali, possono essere multipli e invasivi, richiedendo trattamenti costanti. Anche se meno gravi, queste malattie non devono essere sottovalutate, poiché possono evolvere e causare complicazioni rilevanti.

“Occhio al Sole!”: un progetto per educare alla prevenzione

Per contrastare l’aumento delle malattie della pelle e promuovere stili di vita salutari, il Friuli-Venezia Giulia ha lanciato un nuovo progetto educativo dal nome Occhio al sole! Buone pratiche per stare bene all’aria aperta. Questo programma, rivolto alle classi seconde delle scuole secondarie di primo grado, mira a sensibilizzare le giovani generazioni sui rischi legati all’esposizione solare e a promuovere abitudini corrette sin dall’infanzia.

Il progetto non si limita a educare sull’uso della protezione solare o sull’importanza di evitare l’esposizione diretta nelle ore più calde della giornata, ma incoraggia anche la consapevolezza del proprio corpo, insegnando ai ragazzi a riconoscere eventuali cambiamenti della pelle che potrebbero richiedere attenzione medica. L’obiettivo è ridurre i casi di melanoma e altre patologie cutanee attraverso una cultura della prevenzione che parta dai più giovani e coinvolga tutta la comunità.

L’esposizione solare

Come noto, l’esposizione solare rappresenta uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo del melanoma e di altre patologie cutanee. L’abitudine di trascorrere molte ore al sole senza adeguate protezioni, soprattutto durante i mesi estivi, è una delle principali cause dell’aumento dei casi di tumore della pelle. La dottoressa Zalaudek sottolinea come sia essenziale adottare comportamenti protettivi, come l’uso regolare di creme solari ad alta protezione, l’indossare cappelli e occhiali da sole, e il limitare l’esposizione nelle ore più calde della giornata.

Nonostante queste raccomandazioni siano ben note, molte persone continuano a sottovalutare i rischi, esponendosi al sole senza adeguata protezione. Questo comportamento può essere particolarmente dannoso per chi ha la pelle chiara o una storia familiare di tumori cutanei, due fattori che aumentano ulteriormente il rischio di sviluppare il melanoma.

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