Regione FVG
Trieste, la comunità ebraica commemora le vittime di Hamas di un anno fa
A un anno dall’attacco di Hamas contro Israele, la comunità ebraica di Trieste ha commemorato le vittime con una cerimonia solenne. L’assessore Rosolen ha ribadito l’importanza della comunità ebraica e del sostegno ai valori di democrazia e libertà
A un anno dall’attacco terroristico di Hamas che ha sconvolto Israele e il mondo intero, la comunità ebraica di Trieste ha organizzato una solenne cerimonia di commemorazione presso il Tempio israelitico. La tragedia, avvenuta il 7 ottobre dello scorso anno, ha visto la morte di oltre 1200 persone innocenti e ha lasciato un segno indelebile nel cuore della comunità internazionale.
Il messaggio delle istituzioni
Durante la cerimonia, alla quale hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni locali e regionali, l’assessore Alessia Rosolen, in rappresentanza del presidente della Regione Massimiliano Fedriga, ha ribadito l’importanza della comunità ebraica di Trieste e del Friuli-Venezia Giulia. “Oggi la Regione è qui per ribadire ancora una volta come la comunità ebraica di Trieste – al pari di tutte le comunità ebraiche della nostra regione – costituisca una parte essenziale della nostra società”, ha dichiarato Rosolen. Ha inoltre sottolineato che la sicurezza e la serenità della comunità ebraica sono fondamentali per il benessere dell’intera regione.
Il significato di Israele come simbolo di libertà
Rosolen ha continuato affermando che Israele non è solo uno Stato democratico, ma un simbolo di libertà e progresso, rappresentando i valori fondamentali dell’Occidente, come la democrazia e la tolleranza. “Israele è molto più di uno Stato democratico ed indipendente: è simbolo di libertà e di progresso, proprio i valori occidentali messi in discussione dall’eccidio di un anno fa”, ha affermato l’assessore.
Una battaglia per la democrazia
L’assessore ha evidenziato come la strage del 7 ottobre non sia stata un evento isolato, ma parte di una battaglia globale tra democrazie e regimi autoritari. Rosolen ha inoltre ammonito contro la confusione tra vittime e carnefici, citando le parole di Primo Levi, che ha denunciato questa distorsione come una “malattia morale” e un “sinistro segnale di complicità”.
Un monito contro l’antisemitismo
Rosolen ha concluso il suo intervento con un forte monito sull’antisemitismo. Ha sottolineato che non si tratta solo del diritto di criticare o dissentire, ma del pericolo che rappresenta per la libertà di tutti. “Quando si manifesta l’antisemitismo, allora è la libertà di tutti a rischiare di essere minacciata”, ha dichiarato l’assessore, ricordando che l’odio e la violenza, anche quando camuffati, rappresentano una minaccia per la coesione sociale e per i diritti fondamentali.
Commemorazione e riflessione
Alla commemorazione hanno preso parte anche il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza e il rabbino capo Alexander Meloni, oltre a numerosi cittadini. Durante la cerimonia, è stato trasmesso un video della scrittrice Angelica Edna Calò Livne, testimone dell’attacco, che ha offerto un momento di riflessione sulle conseguenze umane e psicologiche della violenza. Le parole di Livne, unite alla preghiera in ebraico e in italiano, hanno ricordato a tutti i presenti la necessità di non dimenticare e di continuare a lottare per i valori della pace, della libertà e del rispetto reciproco.
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