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Inaugurata a Trieste la mostra “Liberi percorsi” alla Biennale Giuliana d’Arte

Inaugurata a Trieste la mostra internazionale “Liberi percorsi” alla Biennale Giuliana d’Arte, tra innovazione e tradizione

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Presentazione "“Liberi percorsi”
Presentazione "“Liberi percorsi”

TRIESTE – La Biennale Giuliana d’Arte si è aperta oggi con un evento di grande rilevanza culturale: la mostra collettiva internazionale “Liberi percorsi”, ospitata presso la Sala Leonor Fini del Magazzino 26, situato nell’area riqualificata di Porto Vecchio, ora chiamato Porto Vivo. L’inaugurazione, avvenuta nel pomeriggio del 10 ottobre, ha visto la partecipazione di esponenti di spicco del panorama artistico e culturale triestino, tra cui l’assessore alle Politiche della Cultura e del Turismo Giorgio Rossi, il direttore della Biennale Luigi Pitacco e la critica d’arte Cristiana Feresin.

Il Magazzino 26 come polo culturale

Durante la cerimonia, l’assessore Rossi ha espresso il suo entusiasmo per la crescita culturale della città, sottolineando l’importanza del Magazzino 26 come centro nevralgico di eventi culturali. “Di cultura si vive; una cultura popolare e non chic,” ha dichiarato Rossi, ricordando come l’Amministrazione comunale abbia voluto puntare su questo spazio come motore di riqualificazione per l’area di Porto Vecchio. Rossi ha inoltre evidenziato come il Magazzino 26 sia passato da essere uno spazio vuoto a un vivace polo culturale, grazie a importanti investimenti che ne hanno migliorato le infrastrutture e le attrezzature. “Questi spazi sono già stati prenotati fino al 2025,” ha aggiunto, segno di un forte interesse da parte della comunità artistica locale e internazionale.

La mostra “Liberi percorsi”

“Liberi percorsi” è una mostra collettiva che coinvolge numerosi artisti di fama nazionale e internazionale, ognuno dei quali ha dato voce alla propria creatività attraverso un’ampia varietà di tecniche artistiche. Tra gli espositori spiccano nomi come il pittore e giornalista Fulvio Monai e il professor Claudio Ugussi, che con le loro opere contribuiscono a creare un dialogo tra diverse forme di espressione visiva.

La mostra presenta circa 60 lavori, realizzati con tecniche miste che spaziano dalla grafica al disegno, includendo anche opere plastiche e installazioni. Questo ricco panorama artistico sarà accessibile fino al 3 novembre, offrendo al pubblico l’opportunità di immergersi in un’esperienza culturale unica. Gli orari di apertura della mostra sono il giovedì e il venerdì dalle 15.30 alle 18, mentre il sabato, la domenica e nei giorni festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.

La Biennale di Trieste e il maestro Bruno Paladin

La mostra “Liberi percorsi” si inserisce nel più ampio contesto della 17° Biennale di Trieste, un appuntamento biennale che celebra l’arte contemporanea e che quest’anno dedica una particolare attenzione alla carriera del maestro Bruno Paladin. Originario di Fiume, Paladin è uno degli artisti più influenti della scena artistica giuliana, e la Biennale ha deciso di premiarlo per i suoi 50 anni di carriera.

Oltre alla collettiva presso il Magazzino 26, la Biennale ospita anche una mostra personale di Bruno Paladin presso la Sala Umberto Veruda di Palazzo Costanzi, in Piazza Piccola 2. Questa retrospettiva, visitabile fino al 13 ottobre, raccoglie alcune delle opere più significative del maestro, tracciando un percorso che racconta la sua evoluzione artistica attraverso le varie fasi della sua carriera.

Premiazione e chiusura della Biennale

Il momento clou della 17° Biennale di Trieste sarà la cerimonia di premiazione di Bruno Paladin, che si terrà il 14 ottobre nella Sala Luttazzi del Magazzino 26. Durante l’evento, a partire dalle ore 17.30, il maestro riceverà la targa ufficiale della Biennale, un riconoscimento che celebra il suo contributo all’arte e alla cultura del territorio. Sarà un’occasione speciale per onorare un artista che ha lasciato un segno indelebile nella storia artistica della regione e oltre.

Un evento che celebra l’arte contemporanea

La Biennale Giuliana d’Arte e la mostra “Liberi percorsi” rappresentano un’importante occasione per il pubblico di Trieste e non solo di avvicinarsi all’arte contemporanea e di scoprire le opere di artisti emergenti e affermati. In un contesto suggestivo come quello del Porto Vivo, l’evento si inserisce in un processo di trasformazione urbana e culturale, offrendo alla città una nuova vitalità artistica e spazi dove l’arte può esprimersi liberamente.

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