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Udine investe 15 milioni per l’integrazione dei minori stranieri

Un nuovo bando di accoglienza rappresenta un passo decisivo per l’integrazione e la formazione dei giovani migranti.

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Minori stranieri non accompagnati
Minori stranieri non accompagnati ( © Depositphotos)

UDINE – Il Comune di Udine ha annunciato un investimento significativo di quasi 15 milioni di euro per la gestione dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (msna). Questo bando biennale, che mira a migliorare i percorsi educativi e formativi per questi giovani, è un passo fondamentale per garantire la loro integrazione sociale e culturale. Con scadenza fissata per il 11 novembre, il bando rappresenta un tentativo di sistematizzare la gestione del servizio, rispondendo così a necessità emerse negli ultimi anni.

Obiettivi del progetto

Il principale obiettivo del bando è potenziare l’offerta educativa e i percorsi di apprendimento della lingua italiana. L’assessore all’equità sociale, Stefano Gasparin, ha sottolineato l’importanza di fornire progetti educativi che non si limitino alla mera accoglienza. “La sfida più importante che dobbiamo affrontare è occupare il tempo dei minori stranieri con progetti educativi efficaci e percorsi formativi”, ha affermato Gasparin. Il progetto prevede la creazione di piani educativi personalizzati, adattati alle esigenze e alle aspirazioni di ogni singolo minore.

Dati significativi sulla situazione attuale

Attualmente, oltre 150 minori stranieri non accompagnati sono affidati al Comune di Udine. A livello regionale, i dati del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali indicano che 345 msna sono ospitati nell’ex provincia di Udine, rappresentando più del 50% del totale regionale. Questi numeri pongono Udine al quindicesimo posto in Italia per l’accoglienza di msna, a stretto contatto con città di maggiori dimensioni come Firenze e Bologna.

La voce dell’assessore Gasparin

L’assessore Gasparin ha spiegato che il nuovo bando conclude un lungo percorso di confronto tra le istituzioni e gli enti coinvolti nell’accoglienza. “Il nostro obiettivo è rispondere alle esigenze emerse nel dialogo con le istituzioni e i soggetti operanti nel settore”, ha detto. Questo sforzo mira a creare un sistema di accoglienza più efficace e integrato, in grado di affrontare le sfide legate alla gestione dei minori non accompagnati.

Un progetto educativo completo

Il bando non si limita a garantire un’accoglienza fisica, ma prevede lo sviluppo di progetti educativi completi. Tra le iniziative proposte ci sarà un ampio programma di apprendimento della lingua italiana, insieme a una mediazione linguistica nella lingua madre del minore. Questo approccio è strategico per costruire un rapporto di fiducia tra i minori e gli operatori, facilitando il loro percorso di integrazione.

Formazione e competenze

Il progetto comprende anche corsi di alfabetizzazione, l’assolvimento dell’obbligo scolastico e l’accesso a percorsi di formazione professionale. È fondamentale che i minori acquisiscano competenze pratiche per un futuro autonomo e indipendente. Oltre alle competenze linguistiche, il progetto include formazione su sicurezza domestica, stradale e sui luoghi di lavoro, così come moduli educativi su affettività, educazione civica e legalità.

Competenze per il futuro

La proposta educativa prevede anche l’insegnamento della lingua inglese e competenze informatiche, utilizzando metodologie innovative per rendere l’apprendimento più accessibile e coinvolgente. Queste iniziative rappresentano un’importante opportunità per i minori, contribuendo a costruire una società inclusiva e dinamica.

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