Sport
Franco Bortuzzo racconta il mito di Ottavio Bottecchia nel suo docufilm
Il docufilm su Ottavio Bottecchia, primo italiano a vincere il Tour de France, nominato al concorso Milano Sport Movies and TV
Il docufilm “Ottavio Bottecchia el furlan de fero”, scritto e diretto dal giornalista friulano Franco Bortuzzo per Raisport, ha ottenuto una nomination al prestigioso concorso Milano Sport Movies and TV. Il film, che ripercorre la vita e la carriera del primo italiano vincitore del Tour de France, verrà premiato il 9 novembre 2024.
Questa produzione, coprodotta dalla Cineteca del Friuli di Gemona con il sostegno della Regione Friuli-Venezia Giulia e il patrocinio del Comune di Gemona, ha già ricevuto numerosi apprezzamenti ed è stata presentata in diverse città italiane.
Il docufilm in TV
Per chi non avesse ancora avuto l’occasione di vederlo, il docufilm verrà trasmesso in prima visione domenica 10 novembre alle 9.15 su Rai 3 nei canali regionali del Friuli-Venezia Giulia. Inoltre, sarà riproposto su Rai FVG Bis (canale 810) mercoledì 13 novembre alle 21.15. Si tratta di un’opportunità imperdibile per scoprire la straordinaria storia di Ottavio Bottecchia, un ciclista che ha scritto pagine memorabili della storia dello sport.
Ottavio Bottecchia: una storia di tenacia e mistero
Ottavio Bottecchia è una figura quasi dimenticata dal grande pubblico, ma la sua storia merita di essere raccontata. Nato nel Veneto e cresciuto in una famiglia povera, Bottecchia si avvicina al ciclismo dopo aver combattuto nella Prima Guerra Mondiale. Nonostante l’età avanzata per l’epoca (29 anni), riesce a farsi notare nel Giro d’Italia del 1923, partecipando nella categoria degli “isolati”: ciclisti senza squadra, che dovevano arrangiarsi da soli per vitto, alloggio e manutenzione delle biciclette.
La sua straordinaria capacità di affrontare strade sterrate e percorsi impervi lo portò a partecipare al Tour de France del 1923 con la squadra Automoto, arrivando secondo. L’anno successivo, nel 1924, Bottecchia scrisse la storia diventando il primo italiano a vincere il Tour de France, mantenendo la maglia gialla dalla prima all’ultima tappa. Si ripeté l’anno successivo, nel 1925, consolidando il suo mito.
Una morte avvolta nel mistero
Il docufilm non si limita a celebrare i successi sportivi di Bottecchia, ma cerca anche di gettare luce sulle circostanze oscure della sua morte, avvenuta nel 1927 in seguito a un incidente in bicicletta. Diverse teorie circondano la sua scomparsa, tra cui quella che suggerisce un possibile conflitto con un importante gerarca fascista, che potrebbe essere stato la causa del fatale incidente. Franco Bortuzzo, attraverso le testimonianze di storici, giornalisti, ciclisti e parenti di Bottecchia, offre nuovi dettagli e indizi per cercare di risolvere questo mistero irrisolto.
Un cast di esperti e appassionati
Nel docufilm intervengono figure di spicco del mondo del ciclismo e della cultura, tra cui Beppe Conti, giornalista e storico del ciclismo, e Marco Cavorso, presidente dell’associazione “Io rispetto il ciclista”, che impersona Bottecchia nel film. La voce narrante è affidata a Francesco Pancani, celebre telecronista sportivo.
Con contributi di oltre trenta esperti, il film non solo ricostruisce la vicenda sportiva di Bottecchia, ma ne esplora anche l’aspetto umano e le difficoltà che ha dovuto affrontare.
Un docufilm celebrato in tutta Italia
Prima di essere nominato al Milano Sport Movies and TV, il docufilm è stato presentato in diverse località del Friuli-Venezia Giulia, tra cui Gemona del Friuli, Colle Umberto, Pordenone e Grado, nonché in città come Firenze e Ravenna. È stato trasmesso su Raisport come speciale in occasione del Tour de France ed è disponibile anche su Raiplay.
“Ottavio Bottecchia el furlan de fero” è molto più di un semplice racconto sportivo: è un ritratto di un uomo che, nonostante le difficoltà e il contesto storico avverso, è riuscito a diventare un’icona del ciclismo internazionale.
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