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Polizia in difficoltà: protesta del Siulp contro la gestione della sicurezza

Il Siulp denuncia sprechi nella sicurezza a Udine: poliziotti in protesta per la mancanza di risorse e personale

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Polizia di Stato
Polizia di stato ( © Depositphotos)

Un centinaio di poliziotti della provincia di Udine, impegnati in servizi d’ordine durante la partita di calcio Italia-Israele e una manifestazione “Pro Palestina”, hanno protestato indossando braccialetti blu e cremisi. Questo gesto simbolico, organizzato dal Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia (Siulp), vuole porre l’attenzione su una situazione ormai critica: la gestione fallimentare delle risorse della Polizia di Stato e la carenza di personale che affligge il territorio friulano.

La protesta silenziosa dei poliziotti

Il segretario provinciale del Siulp, Donato Carrozzo, ha spiegato le ragioni della protesta. Nonostante l’impegno costante dei poliziotti friulani, i carichi di lavoro stanno diventando insostenibili, e la mancanza di personale aggrava la situazione. La manifestazione, avvenuta in forma pacifica il 14 ottobre, non ha intaccato minimamente i servizi d’ordine, ma ha avuto un forte impatto simbolico.

“La nostra è una protesta silenziosa, apparentemente mite ma dirompente, perché denunciamo l’incapacità di gestire adeguatamente la sicurezza pubblica” ha dichiarato Carrozzo. I poliziotti hanno infatti dovuto pianificare e gestire un dispositivo d’ordine pubblico senza precedenti, con risorse sempre più limitate.

Servizi di sicurezza “inutili” e denaro sprecato

Uno dei punti centrali della denuncia del Siulp è lo spreco di risorse per servizi che, secondo il sindacato, non migliorano realmente la sicurezza dei cittadini, ma si limitano a creare una “sicurezza percepita”. Carrozzo ha criticato duramente alcune operazioni imposte dalla politica, come i controlli a Borgo Stazione e le pattuglie in zone a rischio, ritenendole poco efficaci e dannose per l’immagine della Polizia.

“Queste attività servono solo a far percepire un maggiore livello di sicurezza, ma non risolvono i problemi alla radice. La presenza visiva delle pattuglie e l’uso di segnali luminosi sono strategie di alto impatto visivo ma di scarsa efficacia nel lungo termine”, ha spiegato Carrozzo. Questo approccio non fa altro che perpetuare situazioni di degrado, come quelle esistenti nella zona della stazione di Udine, senza mai affrontare le cause reali dei problemi.

La carenza di personale: una situazione critica

Oltre alla gestione inefficace delle risorse, il Siulp ha evidenziato un altro problema cruciale: la drammatica carenza di personale. Dal 2023 ad oggi, circa 90 poliziotti sono andati in pensione, e altri 45 lasceranno il servizio entro il 2025. Si tratta di figure di alto livello, come sovrintendenti, ispettori e commissari, che non sono state adeguatamente rimpiazzate.

La mancanza di personale mette a rischio la sicurezza del territorio e aumenta il carico di lavoro per i poliziotti rimasti in servizio”, ha sottolineato il segretario del Siulp. Il sindacato teme che, senza interventi concreti, la situazione possa peggiorare ulteriormente nei prossimi anni.

Le richieste del Siulp: una gestione più efficace

Il Siulp ha avanzato delle precise richieste alle autorità competenti. Il sindacato chiede che la gestione della Polizia di Stato torni a essere orientata alla risoluzione dei problemi reali dei cittadini, senza interferenze politiche che distorcono il vero obiettivo della sicurezza pubblica.

I cittadini devono percepire una protezione reale, non una sicurezza costruita ad arte. Bisogna dare ai poliziotti la possibilità di fare il loro lavoro nel miglior modo possibile, senza essere costretti a seguire logiche dettate dalla politica”, ha concluso Carrozzo.

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