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Suns Europe: conto alla rovescia per il concertone finale a Udine

Il festival Suns Europe celebra le lingue minorizzate con musica e cultura. Grande finale il 19 ottobre al Teatro Nuovo di Udine

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Suns Europe 2020
Suns Europe 2020 ( © Fabrice Gallina)

È iniziato il conto alla rovescia per il concertone finale di Suns Europe, il festival che celebra le arti e la musica in lingua minorizzata. Organizzato dalla cooperativa Informazione Friulana, Suns Europe trasforma il Friuli in un crocevia di culture e linguaggi provenienti da tutta Europa. Il momento più atteso di questa edizione è in programma per sabato 19 ottobre, alle 21, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, quando saliranno sul palco artisti di talento, rappresentanti di diverse comunità linguistiche minorizzate.

Un parterre di artisti internazionali

Il concertone finale vedrà protagonisti artisti che, con una sola canzone a disposizione, si contenderanno il voto del pubblico. Tra le esibizioni più attese c’è quella dei Tumbe, band della comunità rumena che rappresenta un importante risveglio culturale nei Balcani. A colpire sarà anche la performance degli Ynys dal Galles, che coniugano atmosfere malinconiche e sonorità vintage anni ’70 e ’80.

Dall’Iberia arriveranno i Mice, gruppo basco che propone atmosfere cupe e intense, e i Remei De Ca La Fresca, band catalana dall’inconfondibile autoironia musicale. Le isole Fær Øer saranno rappresentate dai Silvurdrongur, il cui mix elettroacustico trasporta il pubblico in paesaggi sonori alieni e affascinanti. Non mancheranno sorprese: il rapper svizzero Giganto dall’hip hop innovativo e la cantautrice tedesca Marianne Veenstra, che porterà la sua canzone autobiografica sulla fine di una relazione.

Gli appuntamenti del 19 ottobre

Il 19 ottobre sarà una giornata ricca di eventi. La mattinata inizierà con Scuele Europe, una lezione-concerto per gli studenti delle scuole superiori, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine alle ore 10. Nel pomeriggio, alle 18, nel ridotto del foyer del Teatrone, si terrà lo spettacolo in friulano “Ce crodistu di fâ?!”, adattamento del testo frisone “Wat Soesto” di Freark Smink, in collaborazione con il Teatri Stabil Furlan.

Il programma della settimana: musica e cultura

Il festival Suns Europe propone una settimana densa di incontri e concerti. Si parte giovedì 17 ottobre, alle 21, all’Ottagono di Codroipo con la cantautrice basca Mice, i Silvurdrongur (rappresentanti delle isole Fær Øer), e i Tumbe. Il loro mix di suoni elettroacustici e stili diversi promette di offrire un’esperienza musicale coinvolgente.

Il 18 ottobre, invece, la musica sarà protagonista allo Yardie di Pradamano, con le esibizioni degli Ynys, dei catalani Remei De Ca La Fresca e del rapper svizzero Giganto. Un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica pop, psichedelica e hip hop.

Incontro con Mikael Bodlore-Penlaez

Per gli appassionati di cultura e storia, venerdì 18 ottobre, alla Libreria Tarantola di Udine, si terrà un incontro con lo scrittore e cartografo bretone Mikael Bodlore-Penlaez. Autore di un prezioso atlante delle nazioni senza stato d’Europa, Bodlore-Penlaez offrirà un’opportunità unica per riflettere sul valore della diversità linguistica e culturale in Europa.

Un festival per le lingue minorizzate

Suns Europe non è solo un festival musicale, ma un vero e proprio inno alla diversità culturale e linguistica. Nato nel 2009 come concorso musicale per le comunità minoritarie dell’Europa alpino-mediterranea, Suns si è evoluto in un punto di riferimento per le arti performative in lingua minorizzata. Questo termine si riferisce alle lingue che non godono di uno status paritario nella vita quotidiana, come il friulano, il basco o il frisone.

Il festival è un’occasione unica per sensibilizzare l’opinione pubblica sui diritti linguistici e per promuovere il pluralismo culturale, considerato un patrimonio di valore inestimabile. Grazie al contributo di numerosi enti pubblici e privati, tra cui la Regione Friuli-Venezia Giulia e l’ARLeF, Suns Europe continua a offrire un palco ai talenti emergenti delle lingue minorizzate, riaffermando l’importanza della convivenza culturale in un’Europa sempre più aperta

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