Negli ultimi giorni, il golfo di Trieste è stato protagonista di un fenomeno straordinario che ha riempito le reti dei pescatori locali. Le orate, spinte dalla loro consueta migrazione autunnale, hanno letteralmente invaso le acque del golfo, permettendo una delle pescate più abbondanti degli ultimi anni. Oltre tre tonnellate di orate sono state catturate in pochi giorni, trasformando il mercato ittico della città in un tripudio di casse colme di pesce fresco.
La migrazione delle orate: un fenomeno naturale
Questo flusso eccezionale di orate non rappresenta però una novità assoluta. Ogni anno, con l’arrivo dell’autunno, la specie comincia a spostarsi dalle lagune di Venezia, Marano e Grado verso acque più profonde del sud. Come spiega Diego Sugan, noto pescatore triestino, “le orate passano l’estate nelle lagune, ma con l’arrivo dell’autunno iniziano a migrare verso sud, seguendo un ciclo naturale che interessa tutto il golfo di Trieste”.
Sugan, che è riuscito a pescare circa una tonnellata di orate solo nella nottata tra il 14 e il 15 ottobre, racconta: “Nelle prossime due settimane il golfo continuerà a essere popolato da questa specie, che attende il momento giusto per dirigersi verso il Quarnero, dove andrà a deporre le uova”.
Il mercato all’ingrosso: un tripudio di pesce fresco
Questa straordinaria migrazione si riflette direttamente sul mercato ittico all’ingrosso di Trieste, dove i numeri parlano chiaro. “Solo oggi sono state vendute circa due tonnellate e mezza di orate“, afferma un addetto ai lavori. Il mercato è stato inondato da centinaia di cassette, preparate dai pescatori triestini e gradesi, che hanno fatto registrare una delle giornate più intense della stagione.
Le pescherie cittadine, anch’esse piene di orate freschissime, sono pronte a soddisfare la domanda crescente degli amanti del pesce locale. “Al momento mancano i pescatori croati, ma con l’arrivo della bora prevista per questa notte, anche loro e gli sloveni cominceranno a pescare di più, perché la bora velocizza la migrazione delle orate verso sud”, sottolinea ancora Sugan.
Le prossime settimane promettono altre sorprese
Gli esperti del settore prevedono che la pescata record possa continuare ancora per diversi giorni. La migrazione delle orate, infatti, è destinata a proseguire nelle prossime settimane, portando ulteriore abbondanza nelle reti dei pescatori triestini e riempiendo le pescherie della città.
Gli amanti del pesce non possono che gioire per questa ondata di freschezza che ha inondato Trieste, offrendo la possibilità di gustare uno dei pesci più apprezzati della cucina mediterranea. Un periodo, quindi, ricco di soddisfazioni per i pescatori e per tutti coloro che fanno della pesca e del commercio del pesce un’attività fondamentale per l’economia locale.
Un’opportunità per l’economia locale
La pesca delle orate rappresenta non solo un evento spettacolare per i pescatori, ma anche un’importante occasione economica per Trieste e il Friuli-Venezia Giulia. Il pesce fresco, oltre a rifornire le pescherie e i ristoranti della regione, viene spesso esportato verso altre zone d’Italia, contribuendo al sostegno dell’economia locale e alla promozione del territorio.
Con una migrazione che si preannuncia abbondante, le prossime settimane potrebbero rappresentare una vera e propria “età dell’oro” per il settore della pesca a Trieste, attirando anche l’interesse di turisti e curiosi, desiderosi di vivere da vicino uno dei fenomeni naturali più affascinanti del golfo.
Una tradizione che si rinnova
La pesca delle orate non è solo un fatto commerciale o turistico, ma anche una tradizione che si rinnova anno dopo anno, legando i pescatori del Friuli-Venezia Giulia al mare e alla natura. Un legame indissolubile che continua a portare ricchezza, sia in termini economici che culturali, alla comunità locale.
Per i triestini, questo periodo di abbondanza è un’occasione per celebrare il mare e le sue generose risorse, rendendo omaggio a una tradizione antica, ma sempre viva, che segna profondamente l’identità di questo angolo d’Italia.
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