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Economia & Lavoro

Turismo e commercio e servizi trainano le assunzioni in FVG, l’industria frena

Le previsioni occupazionali in Friuli-Venezia Giulia vedono una crescita nei servizi, soprattutto nel turismo (+26%), ma l’industria continua a rallentare, con un calo del 22% nelle assunzioni previste per ottobre-dicembre 2024

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Assunzione (© Depositphotos)

In Friuli-Venezia Giulia, i servizi alle imprese e il turismo continuano a dimostrarsi i settori più dinamici per quanto riguarda le previsioni occupazionali per ottobre e per il trimestre ottobre-dicembre 2024. Secondo i dati elaborati dal Centro Studi della Cciaa di Pordenone-Udine, nel solo mese di ottobre sono previste 6.420 nuove assunzioni nei servizi, con un aumento del 3,5% rispetto allo stesso mese del 2023, equivalente a +220 contratti. Questo trend si riflette anche sul trimestre, con un incremento del 3,6% (+560 contratti), per un totale di 16.820 ingressi programmati.

Turismo e commercio in forte ripresa

Particolarmente rilevante è la crescita nel settore del turismo, che vede un aumento del 25,9% nelle assunzioni rispetto a ottobre 2023 (+380 contratti), e del 25,5% per il trimestre ottobre-dicembre 2024 (+930 contratti). Il commercio segue con un incremento di 290 contratti per ottobre e 520 per il trimestre, dimostrando una ripresa significativa dopo mesi di stagnazione.

Il manifatturiero e le costruzioni in difficoltà

Nonostante la spinta positiva dei servizi, il manifatturiero continua a mostrare segnali di rallentamento. La previsione occupazionale per l’industria a ottobre registra un calo del 21,8% rispetto al 2023, con solo 3.080 ingressi previsti, un dato ben al di sotto della media nazionale (-5,6%). Questo trend si riflette anche nel trimestre, con 7.510 assunzioni programmate e un calo del 25% rispetto al 2023. Il settore delle costruzioni non se la passa meglio, con un calo del 19,6% nelle assunzioni previste a ottobre e una riduzione del 31,4% per il trimestre.

Le difficoltà di reperimento del personale

Uno dei problemi principali evidenziati dalle imprese è la difficoltà di reperimento del personale, che raggiunge il 58% delle ricerche di personale complessive in FVG, contro una media italiana del 49,3%. Tra le professioni più difficili da coprire ci sono gli specialisti delle scienze della vita (94,4% di difficoltà), gli operatori della cura estetica (66,1%) e gli operai specializzati nelle lavorazioni alimentari (86,4%).

Opportunità per i giovani e per i lavoratori immigrati

Le imprese regionali mostrano un’apertura verso l’assunzione di giovani under 30, riservando a loro il 33% delle posizioni (circa 3.100 posti), mentre il 20% delle assunzioni è destinato a lavoratori immigrati, sottolineando una crescente necessità di manodopera diversificata.

Il commento di Giovanni Da Pozzo

Giovanni Da Pozzo, presidente della Cciaa di Pordenone-Udine, ha commentato i dati occupazionali sottolineando la dinamicità del comparto servizi e turismo, ma anche le difficoltà dell’industria regionale. «Se da un lato è positivo vedere come i servizi e il turismo stiano crescendo anche al di fuori dei mesi estivi, dall’altro preoccupa il continuo calo delle previsioni occupazionali nel manifatturiero, che si sente in modo particolare nel Nordest e nella nostra regione. Questo è dovuto anche alle difficoltà del mercato tedesco, sul quale siamo storicamente molto esposti», ha affermato Da Pozzo, aggiungendo che servono strategie mirate per bilanciare la situazione.

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