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Truffa agli anziani tra Friuli e Veneto: in manette due ventenni napoletani

I truffatori colpiscono gli anziani con il noto raggiro del finto incidente, portando via contanti e gioielli

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Truffa ad anziani
Truffa ad anziani (© Depositphotos)

Il Friuli-Venezia Giulia e il Veneto sono stati teatro di due gravi truffe ai danni di anziani, orchestrate con il famigerato metodo del “finto incidente”. I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Pordenone hanno condotto un’importante operazione che ha portato alla denuncia di due giovani napoletani, responsabili di aver raggirato due anziane, sottraendo loro oltre 10 mila euro in contanti e gioielli. L’astuzia e la crudeltà dei malviventi si sono ancora una volta riversate sulle fasce più deboli della popolazione.

Il metodo della truffa

La truffa segue un copione ormai consolidato, ma purtroppo sempre efficace. I malviventi contattano telefonicamente le vittime, fingendosi membri delle forze dell’ordine e sostenendo che un parente stretto delle persone anziane ha causato un grave incidente stradale. In queste conversazioni concitate, i truffatori fanno leva sulla paura e sull’ansia delle vittime, dichiarando che servono immediatamente soldi per evitare conseguenze peggiori per il familiare coinvolto.

Nel panico e sotto pressione, le persone anziane vengono convinte a consegnare somme di denaro o gioielli a un finto ufficiale che si presenta direttamente alla loro porta. In entrambi i casi avvenuti tra Friuli e Veneto, i truffatori sono riusciti a portare via cifre considerevoli.

Due anziane raggirate tra Friuli e Veneto

Due donne anziane sono cadute nella rete dei truffatori in pochi giorni. Un’ottantaseienne di Morsano al Tagliamento (PN) è stata la prima vittima. Alla sua porta si sono presentati i malviventi, che, con la scusa dell’incidente, sono riusciti a sottrarle una cospicua somma di denaro e gioielli preziosi. Il giorno successivo, una truffa identica ha colpito un’84enne di Cona, in provincia di Venezia, a cui sono stati rubati ulteriori soldi e oggetti di valore.

In totale, le due donne hanno perso oltre 10 mila euro tra contanti e oro. Solo dopo aver contattato i propri familiari, entrambe hanno capito di essere state truffate e si sono rivolte alle forze dell’ordine.

Le indagini: i carabinieri smascherano i truffatori

Subito dopo le denunce delle vittime, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Pordenone hanno avviato un’indagine serrata, che ha portato all’individuazione dei colpevoli. Si tratta di due giovani napoletani, entrambi già noti alle forze dell’ordine per precedenti reati di truffa. Grazie all’attività investigativa, i carabinieri sono riusciti a rintracciarli e denunciarli.

I truffatori non potranno tornare nei Comuni colpiti per i prossimi quattro anni, grazie a un provvedimento di divieto di ritorno emesso a loro carico. Questo provvedimento è un segnale importante per garantire la sicurezza degli anziani in queste aree e prevenire ulteriori episodi simili.

Un appello alle famiglie e agli anziani: prevenire è fondamentale

Le forze dell’ordine sottolineano l’importanza della prevenzione per evitare che altre persone cadano vittima di simili raggiri. È fondamentale che le famiglie parlino con i propri cari anziani, mettendoli in guardia su questo tipo di truffe e ricordando loro di non fidarsi di chi chiede soldi o oggetti di valore a nome di presunte autorità. In caso di dubbi, si invita a contattare immediatamente le forze dell’ordine e verificare la veridicità delle informazioni.

Questa operazione dei carabinieri di Pordenone rappresenta un importante successo nella lotta contro le truffe agli anziani, ma la prudenza e l’attenzione rimangono gli strumenti più efficaci per prevenire tali episodi.

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