Economia & Lavoro
Economia del FVG tra luci e ombre, il settore manifatturiero affronta un 2024 complesso
L’Osservatorio sull’economia del FVG evidenzia un 2024 complesso per la manifattura, penalizzata dal mercato tedesco in affanno. Crescono invece costruzioni e servizi, con segnali positivi sul fronte occupazionale, nonostante la contrazione del credito
Il nuovo report semestrale della Camera di Commercio Pordenone-Udine dipinge un quadro articolato dell’economia del Friuli-Venezia Giulia (FVG). Il documento, realizzato in collaborazione con i ricercatori della Banca d’Italia, mette in luce una situazione eterogenea con comparti in crescita e altri in difficoltà. In particolare, emergono segnali di stabilità nelle costruzioni e nei servizi, mentre il manifatturiero affronta sfide significative legate soprattutto alla contrazione del mercato tedesco.
Settore manifatturiero e crisi tedesca, una sfida aperta
Il 2024 si preannuncia un anno complesso per il settore manifatturiero del FVG, fortemente legato alle dinamiche del mercato tedesco, attualmente in affanno. Come evidenziato dal presidente della Camera di Commercio Pordenone-Udine, Giovanni Da Pozzo, la contrazione della domanda dalla Germania sta influenzando negativamente il comparto produttivo del Nord-Est.
Questa difficoltà è confermata anche dal senior partner di Prometeia, Alessandro Carpinella, che invita a considerare la complessità dei mercati globali, in particolare la Cina, in un contesto di disaccoppiamento economico tra l’Occidente e il gigante asiatico.
Costruzioni e servizi traino dell’economia regionale
Nonostante le difficoltà del manifatturiero, costruzioni e servizi continuano a mostrare segnali di crescita. Nel primo semestre del 2024, le costruzioni hanno registrato un aumento degli occupati pari al +7,1%, con un saldo positivo di +2.400 posti di lavoro. Anche il settore dei servizi, in particolare le attività professionali, scientifiche e tecniche, sta sostenendo la crescita economica, con un incremento complessivo degli occupati pari al +2,4%. Questo trend positivo rappresenta una spinta fondamentale per l’occupazione regionale, sebbene le proiezioni Excelsior indichino un possibile rallentamento nelle assunzioni a partire dall’estate del 2024.
La contrazione del credito alle imprese: un freno per la crescita
Un altro elemento critico che emerge dal report, redatto da parte della responsabile Centro Studi Cciaa Elisa Qualizza, è la contrazione del credito alle imprese, particolarmente marcata nel settore delle costruzioni. Questo fenomeno, evidenziato dai dati forniti dalla Banca d’Italia, rappresenta un freno alla crescita economica regionale e potrebbe influenzare negativamente gli investimenti futuri. Nonostante ciò, l’economia del FVG mostra segni di solidità, come sottolineato da Da Pozzo, grazie a una base imprenditoriale sana e a un mercato del lavoro in espansione.
L’analisi di Carpinella, Italia su un “sentiero stretto di crescita”
Secondo Carpinella, l’Italia si trova su un “sentiero stretto di crescita”, con un ritmo di espansione economica modesto ma sostenibile. Nonostante l’inflazione e il rallentamento dell’export verso la Germania, l’economia nazionale continua a resistere, grazie anche alla solidità finanziaria delle imprese italiane, tra le meno indebitate d’Europa. Tuttavia, Carpinella mette in guardia sulle sfide future, legate principalmente alla transizione tecnologica e alla transizione green, che necessiterà di sovvenzioni costanti per mantenere il proprio equilibrio.
Le prospettive per il 2024
Il 2024 si prospetta un anno di transizione per l’economia del FVG. Se da un lato alcuni settori come le costruzioni e i servizi continuano a sostenere la crescita, il manifatturiero dovrà affrontare le sfide di un mercato internazionale incerto, caratterizzato da un calo della domanda tedesca e dalle complessità del mercato cinese. Tuttavia, la solidità complessiva del sistema economico regionale lascia intravedere prospettive positive per il futuro.
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