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Un Mare di Archeologia 2024: storia e scoperte per tutte le età

Un ricco programma di laboratori e conferenze per riscoprire la storia e l’archeologia, dedicato a tutte le età

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Presentazione "Un Mare di Archeologia 2024"
Presentazione "Un Mare di Archeologia 2024"

Il 21 ottobre, presso la Sala Giunta del Comune di Trieste, è stata presentata la quinta edizione del festival “Un Mare di Archeologia”. Questo evento, ormai consolidato, si svolgerà dal 24 al 27 ottobre in piazza della Borsa e offrirà un ricco programma di attività rivolte a tutte le età. L’assessore alle Politiche dell’Educazione e della Famiglia, Maurizio De Blasio, ha illustrato i dettagli della manifestazione, sottolineando l’importanza di questo appuntamento per la cittadinanza e il suo crescente successo.

Un’occasione per imparare dal passato

Durante la conferenza stampa, l’assessore De Blasio ha evidenziato come questo festival rappresenti un’opportunità per riflettere sulla storia e sul passato. «Guardare al passato ci aiuta a comprendere il presente», ha dichiarato, sottolineando l’importanza di eventi come “Un Mare di Archeologia” che coinvolgono non solo gli appassionati di storia, ma anche una parte sempre più ampia della popolazione. L’educazione storica, secondo De Blasio, non solo arricchisce il bagaglio culturale, ma permette di affrontare con maggiore consapevolezza le sfide contemporanee.

Attenzione alle scuole e ai giovani

Uno degli aspetti centrali dell’edizione 2024 è il forte coinvolgimento delle scuole e dei giovani. Le mattine di giovedì 24 e venerdì 25 ottobre saranno infatti dedicate alle attività per gli studenti, con laboratori didattici che mirano a rendere la storia più accessibile e divertente. «Vogliamo offrire ai ragazzi non solo strumenti di apprendimento, ma anche un contributo alla loro crescita personale», ha spiegato l’assessore. L’educazione alla cittadinanza matura e consapevole è uno degli obiettivi principali di questa iniziativa, che mira a formare giovani più consapevoli delle loro radici storiche.

Un programma ricco di laboratori e conferenze

Il festival, co-organizzato dal Comune di Trieste, dall’Associazione Musica Libera e dalla Società Friulana di Archeologia ODV, propone un ampio ventaglio di attività. Laboratori di calligrafia, modellismo storico e archeologia sperimentale sono solo alcune delle iniziative previste per i partecipanti di tutte le età. Tra i momenti salienti, si segnala l’incontro formativo “Passato Plurale”, dedicato ai professionisti della scuola e dell’educazione, che si terrà sabato 26 ottobre presso il PAG – Polo Giovani Toti.

Le conferenze rappresentano un altro importante aspetto dell’evento. Esperti e ricercatori di fama nazionale e internazionale terranno incontri su temi di grande interesse, come la mobilità sociale nella Tergeste romana o la gestione delle risorse idriche nel Mediterraneo antico. Fulvia Mainardis, Edoardo Vanni e Monica Salvadori sono solo alcuni dei relatori che offriranno al pubblico approfondimenti su vari argomenti storici e archeologici.

Spazi per le famiglie e attività per bambini

Grande attenzione è riservata anche alle famiglie e ai più piccoli, con laboratori gratuiti come “La tabula cerata”, “Abbigliamento storico” e “Archeo-puzzle”, che si terranno presso lo stand in piazza della Borsa il 26 e 27 ottobre. Questi appuntamenti permetteranno ai bambini di avvicinarsi alla storia e all’archeologia in modo divertente e interattivo.

Incontri e scoperte con gli esperti

Nel corso del festival sarà possibile partecipare agli incontri con gli organizzatori e le associazioni che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento, come il C.A.T. Club Alpinistico Triestino o l’associazione Archeocarta FVG. Questi momenti di dialogo offriranno al pubblico la possibilità di scoprire nuovi aspetti della ricerca archeologica e della valorizzazione del patrimonio storico.

Un festival in continua crescita

Concludendo la conferenza stampa, l’assessore Maurizio De Blasio ha ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile l’organizzazione del festival, sottolineando l’importanza di continuare a investire in eventi culturali come “Un Mare di Archeologia”, che rappresentano un’opportunità unica per la cittadinanza di approfondire le proprie radici e imparare dal passato. “L’archeologia e la storia sono il nostro bagaglio per il futuro, e questo festival ne è la prova tangibile”, ha concluso l’assessore.

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