Trieste
Il Comitato No Ovovia rilancia: corteo a Trieste il 25 ottobre
Il Comitato No Ovovia organizza un corteo il 25 ottobre contro il progetto dell’ovovia, definito impattante e insostenibile
TRIESTE – Il Comitato No Ovovia ha lanciato un nuovo appello alla cittadinanza, invitando tutti a partecipare al corteo di venerdì 25 ottobre, con partenza alle 17:30 da piazza Oberdan. L’obiettivo è chiaro: dire un deciso no al progetto dell’ovovia. William Starc, coordinatore del comitato, ha ribadito la necessità di mobilitarsi per fermare un’opera considerata dannosa, inutile e insostenibile.
“Un progetto impattante e insostenibile”
Durante la conferenza stampa presso il Circolo della Stampa, Starc ha descritto il progetto dell’ovovia come “impattante, inutile, insostenibile, illegittimo e insicuro”, sottolineando come il dissenso civile sia un diritto sancito dalla Costituzione. “Manifestare contro questo progetto – ha spiegato Starc – significa contribuire a migliorare le decisioni che influenzano il futuro della città”.
La protesta contro l’ovovia non si limita solo al progetto specifico, ma rappresenta un atto di partecipazione attiva alla vita cittadina. “Trieste appartiene ai cittadini, non a chi la amministra temporaneamente”, ha aggiunto Starc. Secondo il coordinatore del comitato, la partecipazione attiva dei triestini è fondamentale per far sentire la propria voce anche al di fuori delle tornate elettorali.
Il nodo dei fondi Pnrr e le responsabilità dell’amministrazione
Un altro tema chiave toccato dal Comitato No Ovovia riguarda i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Starc ha rivelato di aver avuto un incontro con l’unità di missione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, durante il quale è stato confermato che non c’è più tempo per proporre alternative valide allo stesso progetto finanziato con i fondi Pnrr. Tuttavia, il comitato accusa l’amministrazione locale di non aver mai voluto cercare alternative che rispettassero i criteri di ammissibilità del finanziamento.
“Fin dall’inizio avevamo chiesto un ripensamento, proponendo alternative sostenibili come l’ampliamento del percorso del tram di Opicina e il potenziamento della rete ferroviaria locale”, ha spiegato Starc. Le responsabilità di questa situazione sono state attribuite all’amministrazione, che secondo il comitato, ha scelto di portare avanti il progetto per volontà politica, senza considerare opzioni più praticabili.
Un corteo per denunciare l’arroganza amministrativa
Il corteo del 25 ottobre, come dichiarato dagli organizzatori, sarà un’occasione per denunciare pubblicamente il modus operandi dell’attuale amministrazione. Il Comitato No Ovovia lamenta un approccio arrogante che ha finito per penalizzare ancora una volta la città e i suoi abitanti. “Vogliamo far sentire il dissenso della città, una città che è stata ignorata nelle sue richieste e nei suoi bisogni”, ha sottolineato Starc.
La manifestazione sarà sostenuta dalla partecipazione di numerose associazioni, partiti, organizzazioni, comitati e movimenti locali. Grazie anche alla generosità dei cittadini, il comitato ha potuto organizzare una capillare campagna informativa che ha toccato tutto il territorio comunale, riscontrando grande interesse da parte della popolazione.
Un appello alla partecipazione attiva
La mobilitazione contro l’ovovia si inserisce in un contesto più ampio di partecipazione attiva dei cittadini nella gestione del territorio e delle sue risorse. Il comitato ha voluto lanciare un appello trasversale, rivolto a tutta la cittadinanza, indipendentemente dalle appartenenze politiche: “Questa non è una battaglia di parte, ma riguarda il futuro di Trieste”.
La manifestazione del 25 ottobre sarà quindi non solo un momento per opporsi a un progetto, ma anche un’opportunità per riaffermare l’importanza della voce dei cittadini nelle scelte strategiche che riguardano la città e il suo sviluppo.
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