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Traffico di animali a Trieste: fermato cittadino polacco con cuccioli irregolari

Sequestrati 9 cuccioli e un gatto introdotti illegalmente in Italia: senza documenti, microchip né vaccinazioni obbligatorie

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Cuccioli ( © Depositphotos)
Cuccioli ( © Depositphotos)

Trieste – La Guardia di Finanza del comando provinciale di Trieste ha intercettato e bloccato un trasporto illegale di animali, sequestrando nove cuccioli di cane e un gatto introdotti in Italia senza documentazione. L’operazione ha coinvolto un cittadino di nazionalità polacca, il quale trasportava gli animali privi di passaporto europeo, microchip e certificazioni sanitarie obbligatorie.

Razze pregiate senza passaporto europeo

Nel dettaglio, tra gli animali sequestrati si contano tre cuccioli di razza chihuahua, due di razza yorkshire, uno di razza poodle, uno di razza bovaro, uno di razza maltipoo e uno di razza norwich terrier, oltre a un gatto di razza orientale. La mancanza del passaporto europeo per animali da compagnia, obbligatorio per l’introduzione sul territorio italiano, ha portato al sequestro immediato degli animali. Questa documentazione è necessaria non solo per identificare l’animale ma anche per attestare le vaccinazioni obbligatorie e altre informazioni sanitarie.

Microchip e vaccinazioni mancanti: animali a rischio

Oltre alla mancanza di passaporto europeo, un controllo condotto dal personale veterinario dell’Asugi di Trieste ha rivelato che i cuccioli erano anche sprovvisti di microchip e non avevano certificati di vaccinazione. Il microchip è un requisito fondamentale per l’identificazione degli animali, mentre la documentazione delle vaccinazioni è essenziale per prevenire il rischio di malattie e garantire la salute pubblica.

La situazione è aggravata dalla mancanza dell’abilitazione richiesta per il trasporto di animali vivi. Il cittadino polacco infatti non disponeva delle certificazioni previste dal regolamento europeo che disciplina il trasporto sicuro degli animali, il che ha sollevato ulteriori preoccupazioni sul benessere degli animali durante il viaggio.

Destinazione: il canile Sanitario di Trieste

A seguito dell’intervento delle forze dell’ordine, i cuccioli e il gatto sono stati affidati al canile Sanitario di Trieste, gestito dal Dipartimento di prevenzione dell’Asugi. Qui gli animali saranno sottoposti a un periodo di osservazione e cura per verificarne le condizioni di salute e garantire loro le cure necessarie. Il canile Sanitario rappresenta un punto di riferimento nella gestione di animali sequestrati, con un personale specializzato nel trattamento di cuccioli e gatti provenienti da situazioni di trasporto irregolare.

La sanzione: multe fino a mille euro per ogni animale

Per il trasportatore, l’operazione si è conclusa con una pesante sanzione amministrativa. Il cittadino polacco rischia infatti una multa che va dai 500 ai 1.000 euro per ogni animale trasportato, un importo stabilito dalla normativa italiana per sanzionare chi si macchia del reato di traffico irregolare di animali. La Guardia di Finanza ha ribadito l’importanza di tali operazioni, mirate a prevenire l’introduzione illegale di animali nel nostro Paese e a tutelare la salute pubblica e il benessere degli animali stessi.

La lotta al traffico di animali: un impegno crescente

Questo sequestro rappresenta solo uno dei numerosi interventi realizzati negli ultimi anni dalle autorità italiane per contrastare il fenomeno del traffico illegale di animali da compagnia. La Guardia di Finanza e i veterinari delle aziende sanitarie locali sono costantemente impegnati a collaborare per identificare e bloccare questi traffici, spesso associati a condizioni di trasporto e gestione degli animali che mettono a rischio la loro salute e il loro benessere.

Il sequestro a Trieste evidenzia l’importanza di operazioni di monitoraggio e controllo, in collaborazione con gli enti veterinari locali, per combattere un fenomeno che non solo viola le leggi italiane, ma mette anche in pericolo la sicurezza sanitaria.

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