Cronaca & Attualità
Ecosistema Urbano 2024: Udine registra un lieve calo nelle performance green
Udine scende al 34° posto nella classifica ambientale: in calo le performance green dei capoluoghi del Friuli-Venezia Giulia.
La classifica di Ecosistema Urbano 2024 ha riportato un calo di cinque posizioni per Udine, che passa dal 29° posto nel 2023 al 34° quest’anno. La classifica, frutto della collaborazione tra Legambiente, Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, valuta le performance ambientali di 106 capoluoghi italiani su parametri fondamentali come qualità dell’aria, gestione delle acque, mobilità, gestione dei rifiuti e ambiente. Reggio Emilia conquista il primo posto, seguita da Trento e Parma.
Le performance di Udine: dati e trend
Nel complesso, Udine mostra progressi contenuti in alcune aree, come l’uso dell’acqua e l’energia da fonti rinnovabili, ma resta comunque indietro su altre. Il consumo di acqua pro capite, ad esempio, è diminuito dai 160 litri del 2022 a 148 litri per abitante al giorno nel 2023, con un calo del 7,5%. Questo miglioramento ha fruttato a Udine uno dei due bonus aggiuntivi concessi quest’anno per l’attenzione all’efficienza delle risorse idriche e all’energia sostenibile.
Qualità dell’aria: sforamenti e PM10 stabili
Sul fronte dell’inquinamento atmosferico, Udine continua a registrare valori di biossido di azoto e particolato PM10 ancora lontani dai nuovi obiettivi previsti dalla Direttiva sulla Qualità dell’Aria europea per il 2030. Il biossido di azoto ha segnato un leggero miglioramento, con un valore di 19,0 μg/m³ (in calo di 1 μg/m³ rispetto al 2022), mentre le polveri sottili si mantengono sui 20,7 μg/m³, poco al di sopra dei limiti futuri. Un aspetto critico emerge dai dati della centralina di via San Daniele, che ha rilevato 30 giornate di sforamento contro le 13 del 2022, vicine al limite massimo di 35 giornate stabilito dalla normativa.
Friuli-Venezia Giulia: la situazione degli altri capoluoghi
A livello regionale, anche altri capoluoghi del Friuli-Venezia Giulia hanno registrato arretramenti nella classifica. Pordenone ha perso una posizione scivolando al quarto posto nazionale, pur restando la città più virtuosa della regione. Trieste e Gorizia, invece, hanno registrato rispettivamente una perdita di sette e otto posizioni, scendendo al 32° e al 38° posto. Trieste, in particolare, soffre una flessione marcata, a testimonianza di come le città della regione debbano impegnarsi ulteriormente per migliorare le proprie performance green.
Le novità del report: focus su consumo del suolo e verde urbano
La 31ª edizione di Ecosistema Urbano ha introdotto un nuovo indicatore: il consumo del suolo, un parametro sempre più cruciale per valutare la sostenibilità urbana. Secondo Legambiente, i dati mostrano una crescita continua e preoccupante dell’impermeabilizzazione del territorio, fenomeno che aumenta la vulnerabilità delle città ai cambiamenti climatici. Da quest’anno, inoltre, i comuni sono stati premiati in base alla precisione nel conteggio degli alberi di proprietà comunale, privilegiando chi ha fornito numeri accurati rispetto a stime approssimative.
L’appello di Legambiente FVG: ripensare le città per il futuro
Sandro Cargnelutti, presidente di Legambiente FVG, invita a un cambio di prospettiva per rendere le città più vivibili e resilienti di fronte ai cambiamenti climatici. “È necessario – sottolinea Cargnelutti – riprogettare i centri urbani per farne veri laboratori della transizione ecologica, riducendo le emissioni e migliorando la qualità della vita.” Secondo Cargnelutti, la qualità di un sistema urbano non dovrebbe più essere misurata dal numero di parcheggi, ma da infrastrutture verdi, mobilità sostenibile e spazi urbani a zero emissioni.
Udine e la sfida della sostenibilità
Nonostante gli sforzi, Udine deve affrontare diverse sfide se intende migliorare il proprio posizionamento e garantire ai cittadini aria più pulita e un ambiente più sano. La stabilità dei livelli di particolato e il consumo del suolo sono due fattori che richiedono un impegno deciso e politiche mirate. Ecosistema Urbano 2024 rappresenta un’occasione per riflettere sul cammino già intrapreso e sulle ulteriori azioni necessarie per trasformare le città in luoghi a misura d’uomo, puntando a una maggiore qualità della vita e a un futuro sostenibile.
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