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Giulio Viozzi e la sua musica: Trieste festeggia il ritorno all’Italia
Trieste omaggia Giulio Viozzi con una serie di concerti in occasione del 70° anniversario del suo ritorno all’Italia
Mercoledì 30 ottobre 2024, alle ore 17.30, si darà il via a una serie di eventi culturali che commemorano il 70° anniversario del ritorno di Trieste all’Italia. L’inaugurazione si svolgerà presso il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” di Palazzo Gopcevich, dove si terrà il primo di tre appuntamenti dedicati alla musica da camera di Giulio Viozzi (1912-1984). Questo ciclo di conferenze-concerto, organizzato con il contributo della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, offre un’opportunità unica per riscoprire un compositore di grande importanza per la storia musicale triestina.
La musica da camera di Giulio Viozzi
La prima serata vedrà protagonisti i musicisti del Gruppo Strumentale Lumen Harmonicum, che interpreteranno alcune delle più significative opere di Viozzi scritte per il trio. Le esecuzioni comprenderanno composizioni dedicate a formazioni cameristiche, come il Trio Ars Nova, che ha avuto un ruolo fondamentale nella vita artistica di Viozzi. Il programma della serata include opere come il Capriccio per pianoforte, l’Improvviso per clarinetto e pianoforte e il Trio per clarinetto, violoncello e pianoforte, eseguite da Marta Macuz (clarinetto), Massimo Favento (violoncello) e Corrado Gulin (pianoforte).
Giulio Viozzi: un maestro da riscoprire
Nato nel 1912, Giulio Viozzi si diploma in pianoforte nel 1931 e afferma rapidamente il suo talento nella musica. La sua carriera, che abbraccia sia la composizione che l’esecuzione, è stata caratterizzata da una continua ricerca di equilibrio e armonia tra le diverse correnti musicali del suo tempo. Viozzi si oppose agli estremismi dell’avanguardia, puntando a restituire alla musica una funzione sociale, una visione che traspare nelle sue opere.
Negli anni ’50 e ’60, il compositore divenne uno dei più eseguiti a livello nazionale e internazionale. Il suo vasto corpus include sette opere teatrali, tre balletti e numerose composizioni per orchestra e musica da camera. Tra le sue opere più celebri si trovano Allamistakeo, La giacca dannata e Il sasso pagano. La versatilità di Viozzi emerge anche nel suo repertorio di brani per quasi tutti gli strumenti, riflettendo la sua profonda comprensione della musica e delle sue potenzialità.
L’eredità di Viozzi
L’eredità artistica di Viozzi è custodita gelosamente dal Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”. Grazie alla donazione della vedova Gemma Kenich Viozzi nel 1991, il museo ha ricevuto un prezioso archivio contenente corrispondenza, rassegna stampa e partiture del maestro. Nel 1998, un successivo legato testamentario ha arricchito ulteriormente il patrimonio del museo con una vasta collezione di opere e manoscritti.
Il programma degli eventi
La serie di concerti e conferenze si articolerà su tre mercoledì consecutivi. Dopo l’incontro del 30 ottobre, il 6 novembre sarà dedicato al Trio di Trieste, mentre il 13 novembre sarà la volta del Trio Pro Musica. Ogni serata avrà luogo nella Sala “Bobi Bazlen” di Palazzo Gopcevich, con ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Un invito alla partecipazione
L’incontro del 30 ottobre rappresenta un’occasione imperdibile per gli amanti della musica e della cultura triestina. La riscoperta di Giulio Viozzi, attraverso le sue composizioni e le interpretazioni dei musicisti, promette di offrire un’esperienza ricca di emozioni e riflessioni. Non perdere l’opportunità di partecipare a questi eventi unici e celebrare insieme a Trieste un’importante tappa della sua storia.
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