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“La bambina con la valigia”: un racconto di speranza e identità

Riprese concluse per “La bambina con la valigia” in Friuli-Venezia Giulia. Un film che racconta la resilienza e il coraggio degli esuli giuliano-dalmati.

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Film - La bambina con la valigia
Film ( © Depositphotos)

TRIESTE – Si sono recentemente concluse le riprese del film TV “La bambina con la valigia”, un progetto di grande importanza storica e culturale, diretto da Gianluca Mazzella. La pellicola, prodotta da Clemart in collaborazione con Rai Fiction, è ispirata al libro di Egea Haffner e Gigliola Alvisi e verrà trasmessa su Rai1 in occasione della Giornata del Ricordo nel 2025.

Un racconto di resilienza

Il film narra la storia di Egea Haffner, una bambina che vive un dramma personale e collettivo: l’esodo forzato delle famiglie giuliano-dalmate dopo la Seconda Guerra Mondiale. Attraverso gli occhi innocenti di Egea, il pubblico viene introdotto a una vicenda di resilienza e coraggio, che tocca le corde della memoria di chi ha vissuto quel periodo. La piccola protagonista è costretta a lasciare la sua casa a Pola, intraprendendo un viaggio che la porterà fino a Bolzano, circondata dall’amore della sua zia e dei suoi nonni.

Le location del film

Le riprese si sono svolte in diverse location suggestive del Friuli-Venezia Giulia, tra cui Trieste, Sistiana, Duino Aurisina, e i Laghi di Fusine. Grado è stata scelta per rappresentare Pola, mentre Gorizia ha fatto da sfondo alle ambientazioni di Bolzano. Questo tour cinematografico non solo mette in luce la bellezza del nostro territorio, ma anche il significato profondo di ogni luogo, carico di storia e memoria.

Un cast di talento

Il film vanta un cast di talento che include Sinead Thornhill, Petra Bevilacqua, Silvia Cohen, Claudia Vismara, Sandra Ceccarelli e Davide Strava. Ognuno di questi attori si è dedicato con passione al progetto, contribuendo a dar vita a una storia che non è solo personale, ma anche universale. La direzione di Gianluca Mazzella si è rivelata fondamentale nel trasmettere l’intensità emotiva del racconto, assicurando che ogni scena catturasse l’essenza della memoria storica.

L’importanza della memoria

La ricostruzione storica accurata che caratterizza “La bambina con la valigia” è un aspetto centrale del film. In un’epoca in cui la memoria storica rischia di essere dimenticata, questa produzione si propone di risvegliare le coscienze su un capitolo doloroso della storia italiana. La storia di Egea rappresenta non solo il suo personale percorso di crescita, ma anche quello di tutti coloro che hanno vissuto esperienze simili, facendo sì che le loro storie non vengano mai dimenticate.

Gianluca Mazzella: un regista di esperienza

Gianluca Mazzella, regista del film, ha alle spalle una carriera ricca di successi. Nato a Roma nel 1965, ha lavorato a fianco di importanti nomi del cinema, tra cui Michelangelo Antonioni e Wim Wenders. Con oltre 26 anni di esperienza e numerosi progetti all’attivo, Mazzella ha dimostrato di essere un maestro nel raccontare storie che toccano il cuore e stimolano la riflessione.

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