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Salute

Neonati a rischio: gli effetti dell’inquinamento sulla salute fin dalla gravidanza

L’inquinamento atmosferico e il cambiamento climatico mettono a rischio la salute dei bambini già dalla nascita

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Neonati ( © Depositphotos)

L’inquinamento atmosferico e il cambiamento climatico non solo incidono sul benessere della popolazione adulta, ma rappresentano anche un grave pericolo per i neonati. Diversi studi hanno dimostrato che l’esposizione agli inquinanti atmosferici ha effetti negativi fin dalla gravidanza, influenzando il futuro sviluppo dei bambini. La Società Italiana di Neonatologia (SIN) ha sottolineato l’importanza di adottare misure concrete per tutelare la salute dei più piccoli, sempre più minacciati dall’inquinamento urbano.

L’esposoma urbano: come incide sui neonati

I bambini, fin dalla nascita, sono particolarmente vulnerabili agli effetti dell’esposoma urbano, ossia il complesso dei fattori ambientali a cui sono esposti nelle città. Inquinamento atmosferico, acustico e condizioni climatiche estreme contribuiscono a creare un ambiente potenzialmente dannoso per la salute. Questi fattori, combinati con variabili sociali e biologiche, aumentano il rischio di sviluppare una serie di patologie, che possono influire sia sul benessere fisico che su quello mentale dei bambini.

Le conseguenze dell’inquinamento sulla salute neonatale

Secondo i dati raccolti dall’UNICEF, ogni settimana, in Europa e Asia Centrale, oltre 90 neonati perdono la vita per cause legate all’inquinamento atmosferico. L’esposizione agli inquinanti può iniziare in utero, aumentando il rischio di parto prematuro, basso peso alla nascita e condizioni come l’asma e altre malattie croniche. Inoltre, le temperature elevate e lo stress termico causato dal cambiamento climatico aggravano le malattie respiratorie nei neonati e possono portare a una maggiore incidenza di ricoveri ospedalieri.

L’importanza degli spazi verdi per il benessere dei bambini

Per migliorare la salute dei bambini, UNICEF e Agenzia Europea dell’Ambiente raccomandano l’incremento delle aree verdi nelle città, fondamentali per ridurre gli effetti dell’inquinamento. Gli esperti propongono la regola del “3-30-300”: ogni persona dovrebbe poter vedere almeno tre alberi dalla propria abitazione, vivere in un quartiere con una copertura arborea del 30% e avere accesso a uno spazio verde entro 300 metri. Questa linea guida promuove un ambiente più sano e consente ai bambini di crescere in un contesto sicuro e privo di agenti inquinanti.

L’appello della Società Italiana di Neonatologia

Durante il Congresso Nazionale della SIN, il dott. Luigi Orfeo ha ribadito l’urgenza di interventi a sostegno della salute dei neonati: “L’esposizione prenatale all’inquinamento comporta danni duraturi, anche a bassi livelli di concentrazione. È fondamentale agire subito, per rendere le città più sostenibili e salubri”. In questa direzione, il progetto Ambo rappresenta una delle iniziative più importanti, promossa dalla Società Italiana di Pediatria (SIP) e da altre associazioni scientifiche, per costruire un ambiente a misura di bambino.

Un futuro più sicuro per i neonati: il progetto Ambo

Con il progetto Ambo, pediatri e neonatologi italiani si sono impegnati a creare un ambiente che tuteli il futuro dei più piccoli. Questo progetto mira a sensibilizzare e a collaborare con le istituzioni per garantire città più verdi e meno inquinate, riducendo al minimo i rischi per la salute neonatale. “Non c’è più tempo da perdere,” ha dichiarato il prof. Fabio Mosca della SIP. “Solo con un impegno collettivo possiamo affrontare le sfide attuali e garantire ai nostri bambini un futuro più sano”.

In un mondo dove l’inquinamento atmosferico e il cambiamento climatico sono in costante crescita, iniziative come il progetto Ambo diventano cruciali per costruire un futuro sostenibile, che permetta ai neonati di nascere e crescere in salute.

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