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Udine e Pordenone preparano nuove misure contro la violenza giovanile

Allarme sicurezza a Udine e Pordenone: nuove misure per prevenire violenze giovanili nelle zone delle stazioni

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Adolescente con coltello in mano - violenza giovanile
Adolescente con coltello in mano ( © Depositphotos)

Gli episodi di violenza dello scorso sabato nelle stazioni di Udine e Pordenone, dove si sono scontrati gruppi di giovani, destano forte preoccupazione tra i cittadini. La situazione sembra aggravata dalla presenza di ragazzi provenienti da fuori città, arrivati in treno o in autobus. Gli scontri non si sono limitati a queste aree: domenica, a Trieste, un 18enne kosovaro è stato accoltellato alla schiena da alcuni coetanei. La comunità chiede ora misure concrete per garantire la sicurezza nelle zone più frequentate.

Le misure proposte dal Comune di Udine

In risposta agli eventi, il Comune di Udine sta predisponendo nuove iniziative per rafforzare la sicurezza. L’assessore alla Sicurezza Rosi Toffano ha annunciato che tra le misure in discussione in Prefettura vi è l’estensione dei controlli dagli istituti scolastici agli arrivi in treno e autobus durante i weekend. Saranno attivati nelle prossime settimane anche gli street tutor, figure di sorveglianza nelle aree più critiche, per prevenire episodi di violenza e garantire maggiore tranquillità.

Roberto Novelli chiede controlli severi e sanzioni esemplari

Il consigliere regionale Roberto Novelli di Forza Italia si è espresso duramente, sollecitando un intervento deciso e severo. “Chi si mette in tasca un coltello compie un atto grave e irresponsabile,” ha dichiarato Novelli, ricordando come le risse, le zuffe e le aggressioni siano diventate eventi quotidiani in certe aree urbane. Ha richiesto controlli rigorosi e punizioni esemplari per i responsabili, sostenendo che solo una risposta decisa può arginare questo fenomeno.

La sfida delle istituzioni: sicurezza e integrazione

La situazione presenta alle autorità una sfida complessa: garantire la sicurezza senza perdere di vista la necessità di integrazione per i giovani coinvolti. Il fenomeno dei minori non accompagnati e la presenza di giovani provenienti da altre aree rappresentano nodi delicati da affrontare per evitare che l’esclusione porti a comportamenti violenti. L’introduzione degli street tutor e il potenziamento dei controlli sui mezzi pubblici segnano un primo passo verso un approccio più strutturato alla sicurezza urbana.

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